Sono 60 i progetti del mondo del volontariato siciliano che sono stati ammessi al finanziamento di 2,9 milioni previsti dal Bando per la progettazione sociale per il Sud. La graduatoria è stata resa pubblica oggi, durante la conferenza stampa che si è tenuta presso la Fondazione Banco di Sicilia a Palermo. A selezionare i progetti è stata la commissione di valutazione composta da rappresentanti dell’Acri, Forum Terzo settore, Consulta Coge e Csv Net (formata dal professor Gioacchino Lavanco, Anna Pina Cuccurullo – Csv Net, Paola Di Rosa – Acri, Lucia Colonna – Forum Terzo settore, Maria Farulla Airò e Caterina Pomara – Consulta Coge), al termine di un lavoro di valutazione durato quasi un anno. Dei 60 progetti ammessi al finanziamento, 30 provengono dalla Sicilia Occidentale, 22 dalla Sicilia orientale e 8 della sola provincia di Messina ed alcuni riguardano anche l’utilizzo di beni confiscati. È il caso, ad esempio, dell’associazione «Il Soccorso Cave di Cusa» di Campobello di Mazara, che creerà un centro di aggregazione giovanile nell’ex casa del boss mafioso Nunzio Spezia. Nel 2009 i progetti presentati sono stati 205: 60 sono stati ammessi e finanziati, 69 ammessi ma non finanziati e 76 esclusi per mancanza di alcuni requisiti richiesti nel bando. Tempi e modalità nell’erogazione delle somme sono stati definiti dalla commissione regionale per la progettazione sociale, formata da tre presidenti dei centri di servizi, Ignazio Di Fazio (Csv Etneo), Ferdinando Siringo (Cesvop Palermo) ed Antonino Mantineo (Cesv Messina) e da Vito Puccio (presidente del Co.Ge. Sicilia), Mimmo Alfonzo e Santo Spagnolo (vice presidenti Co.Ge). Dopo la pubblicazione della graduatoria avverrà la ripartizione dei progetti e delle somme, da parte del Co.Ge, ai centri di servizio che avranno il contatto diretto con le organizzazioni di volontariato. Al Cesvop di Palermo saranno accreditati 1,250.520,54 euro, al Cesv Etneo 1.251.324,95 e al Cesv Messina 400.392,96. I centri provvederanno alla firma delle convenzioni con le organizzazioni di volontariato (nel lasso di tempo tra il 17 maggio e il 30 giugno), all’erogazione di un acconto pari al 25% delle somme previste per l’esecuzione del progetto e all’erogazione della rimanente parte in base agli stati d’avanzamento previsti nella convenzione. Sulla graduatoria le organizzazioni escluse o non ammesse potranno, in relazione ai motivi di inammissibilità e/o di esclusione dei progetti, richiedere dei chiarimenti per iscritto ai Csv siciliani, entro e non oltre il termine perentorio del 10 maggio. Il monitoraggio sui progetti, sia documentale che sulla realizzazione, è affidato sia ai centri di servizio che alla Commissione regionale e al Co.Ge.. «La Fondazione Banco di Sicilia è attenta all’impegno della commissione regionale – ha detto in videoconferenza Gianni Puglisi, presidente della Fondazione – le fondazioni bancarie e il mondo del volontariato, insieme, possono contribuire alla crescita della Sicilia». «È un’opportunità per l’intero territorio siciliano – ha ribadito il presidente Vito Puccio – grazie alle fondazioni bancarie che contribuiscono, concretamente, al terzo settore». IL BANDO – Nel bando sulla progettazione sociale per la regione Sicilia sono stati 2,9 i milioni euro destinati alla progettazione sociale. La somma è stata erogata dalle Fondazioni Bancarie che aderiscono all’Acri e, tra queste, anche la Fondazione Banco di Sicilia, unica in Sicilia. L’obiettivo del bando è stato quello di promuovere una migliore infrastrutturazione sociale delle regioni centro-meridionali del Paese, individuata come leva strategica per il loro sviluppo. L’iniziativa è detta della «Perequazione per la progettazione sociale» ed è frutto di un protocollo d’intesa siglato il 5 ottobre 2005 da ACRI (Associazione Fondazioni Bancarie e Casse di Risparmio) – della quale Gianni Puglisi è consigliere nazionale – Forum del Terzo Settore, Consulta nazionale del Volontariato, Convol (Conferenza Permanente dei Presidenti Associazioni e Federazioni Nazionali del Volontariato), CSVnet e Consulta nazionale dei Co.Ge. (i Comitati di gestione dei fondi speciali previsti dalla legge per il volontariato), sulla ripartizione delle risorse provenienti dal cosiddetto «extra-accantonamento Visco». Queste le aree d’intervento e i budget assegnati ai diversi progetti: Ambito socio-sanitario, 1.374.365,86 euro (23 progetti); Ambito politiche familiari, 490.326,1 (14); Ambito beni comuni, 377.127,36 (7); Ambito giovani, 340.004,20 (6); Ambito mediazione, 320.414,86 (10).[ad#co-9]