I cittadini siciliani che prediligono i paesi a fiscalità privilegiatala, i cosiddetti paradisi fiscali, sono 897. Al primo posto la provincia di Palermo con 185 soggetti, seguita da Messina con 176 e Catania con 135.
Per quanto riguarda la destinazione prescelta, al primo posto le Bermuda (274), segue l’Uruguay (101) e Lichtenstein (93).
L’attività di controllo degli uffici dell’Agenzia delle Entrate coinvolgerà, quindi, anche tali soggetti nei cui confronti sarà verificata la sussistenza di comportamenti evasivi per recuperare imposte evase e fare rientrare in Italia coloro la cui residenza all’estero risulti fittizia.
La cooperazione con gli Stati esteri così come quella con i Comuni e le altre istituzioni risulterà strategica in tal senso.
La Direzione Regionale della Sicilia ha già interessato tutti i Comuni della regione affinché collaborino con gli Uffici delle Entrate territorialmente competenti ad effettuare gli accertamenti fiscali nel pieno rispetto della normativa vigente che li vede direttamente coinvolti.
Un significativo impulso alla lotta ai paradisi fiscali è stato dato dall’estensione alle filiali estere delle banche italiane e degli altri intermediari finanziari residenti nel nostro Paese, dei dati relativi ai rapporti intrattenuti e delle operazioni effettuate dalla propria clientela italiana, all’ Archivio dei conti correnti dell’Agenzia delle Entrate.
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