Rifiuti in Sicilia. Confindustria: “Valorizzazione energetica anche attraverso impianti esistenti”

PALERMO. I vertici di Confindustria Sicilia hanno incontrato stamattina l’assessore regionale all’Energia Giosuè Marino per fare il punto sull’emergenza rifiuti in Sicilia e sulle azioni da intraprendere per rendere stabile il sistema di raccolta e smaltimento. Un incontro programmato da tempo in vista dell’elaborazione del Piano regionale cui il governo regionale sta lavorando e giudicato positivamente dagli imprenditori. Per il vicepresidente di Confindustria Sicilia Giuseppe Catanzaro, che ha anche la delega all’Ambiente, “quello con l’Assessore è stato un confronto costruttivo: al rappresentante della Giunta abbiamo rappresentato le nostre proposte per superare le emergenze e rendere produttivo ed economicamente vantaggioso nel pieno rispetto dell’ambiente il settore dei rifiuti. Tale incontro dimostra come un confronto costruttivo tra i soggetti istituzionali possa portare alla soluzione dei problemi e di come le polemiche, soprattutto se artefatte, non abbiano alcun senso né siano utili all’interesse pubblico che deve sempre guidare le azioni degli imprenditori e degli amministratori responsabili”.
Ecco alcune proposte di Confindustria Sicilia:  il raggiungimento degli obbiettivi di raccolta differenziata pari al 65% attraverso il massiccio ricorso agli impianti di compostaggio e valorizzazione della frazione secca con il recupero di materie prime e ciò per traguardare gli obiettivi previsti dalle direttive europee e nazionali; il  ricorso alla valorizzazione energetica della frazione secca non recuperabile mediante impianti di produzione di CDR (Combustibile derivato dai rifiuti) da avviare in impianti già presenti sul territorio. Come è stato detto più volte la discarica resta l’ultima spiaggia ed è riservata solo a quei rifiuti che non possono trovare altra collocazione; – è stato altresì stato fatto presente che per razionalizzare, ottimizzare e incrementare le fasi della raccolta dei rifiuti appare opportuno introdurre strutture che fungano da “camera di compensazione” fra le fasi della raccolta e il destino finale dei rifiuti (trattamento per il recupero o smaltimento): si ritiene necessario introdurre “stazioni di trasferenza/travaso” in grado di eliminare molteplici problemi oggi esistenti e/o prevenirne altri in futuro. Sul piano economico finanziario è stato fatto presente:  che la tariffa per il conferimento dei rifiuti in discarica o negli impianti di trattamento non deve essere fissata dal gestore dell’impianto ma dalla stessa Autorità regionale che approva il relativo progetto e ciò per impedire che i gestori fissino in via unilaterale i prezzi; di adottare standard adeguati per assicurare omogeneità nell’attività istruttoria per la concessione di autorizzazioni agli impianti ciò eviterà anomalie e ritardi nei relativi procedimenti;