Pace fatta a Palermo tra Ordine degli avvocati e comitato Professionisti liberi

Apertura di un dialogo a partire da etica antimafia e legalità, che sia continuo e produca sviluppi concreti e proficui. E’ questo il risultato della tavola rotonda che ha visto confrontarsi il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Palermo e il Comitato Addiopizzo, che l’ha organizzata assieme all’Associazione Antiracket Libero Futuro e il Comitato dei Professionisti Liberi.

All’incontro, a cui e' stato invitato il presidente dell’Ordine degli Avvocati, Francesco Greco, hanno tra gli altri partecipato Tano Grasso, presidente onorario della Fai, la Federazione delle associazioni antiracket, il procuratore Alfredo Morvillo, il presidente del Comitato Addiopizzo Salvatore Forello, Alessandro Calì, presidente del Comitato Professionisti Liberi, Francesco Pizzuto responsabile dell’ufficio legale della Fai e Giorgio Colajanni del comitato Professionisti Liberi. La tavola rotonda è stata un momento di confronto, con l’obiettivo di discutere e superare le polemiche che nelle scorse settimane hanno visto contrapporsi il Consiglio dell’Ordine degli avvocati e il Comitato dei Professionisti Liberi. In particolare, è stata concordata la revisione di alcuni punti del manifesto dei Professionisti Liberi su cui l’Ordine degli avvocati aveva preso posizione, perché fonte di possibili interpretazioni in contrasto con il codice deontologico forense, ma anche per il rischio di creare liste e divisioni all’interno della categoria. All’Ordine degli avvocati sono stati riconosciuti rigore e attenzione nell'attività disciplinare che “vanno presi come esempio da altri Ordini professionali che non svolgono appieno la funzione di vigilanza”, ha detto il presidente del Comitato professionisti liberi, Alessandro Calì”. “Con questo incontro abbiamo voluto ribadire che sul fronte della legalità la posizione è comune e punta allo sviluppo della città”, ha sottolineato. "Si è aperto un dialogo costruttivo che – avendo come principio condiviso l'ineludibile diritto di difesa, garantito dalla costituzione a tutti i cittadini – potrà andare avanti", ha detto il presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati Francesco Greco. "Siamo d’accordo che si debba ripartire dall’etica della legalità e dell’antimafia per incidere sulla cultura dei cittadini".