mafia: il giardino della strage di Capaci diventa simbolo di legalità

Sedici anni quel piccolo lembo di terra, il giardino sotto l’autostrada Palermo –Trapani all’altezza dello svincolo di Capaci, era il simbolo materico della sconfitta dello Stato contro l’attacco militare lanciato da Cosa Nostra. In quell’appezzamento la vettura che precedeva la macchina del magistrato rimbalzava, distrutta e deformata,  dopo l’esplosione del tritolo mafioso, la macchina dei ragazzi dalla Iv Savona 15, il gruppo scorta di Giovanni Falcone. A bordo c’erano Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Di Cillo. Oggi quel giardino è il simbolo del riscatto e di una legalità da riconquistare giorno dopo giorno nella lotta alla criminalità mafiosa. Questa sera, nel corso di una cerimonia aperta al pubblico, che si svolgerà nella piazza centrale di Isola delle Femmine,  il giardino sarà consegnato dal Comune di Isola della Femmine all’Associazione “Culturalmente”, presieduta da Tina Martinez, moglie di Antonio Montinaro.

Sarà Gaspare Portobello, primo cittadino del centro marinaro della provincia di Palermo, a consegnare idealmente all’associazione antimafia le chiavi del giardino. “Vogliamo aprire questa spazio verde e renderlo un luogo vivo – spiega Tina Martinez – creando mille occasioni di incontro e dibattito, soprattutto dedicandole alla cultura da diffondere tra le nuove generazioni. Non faremo soltanto manifestazioni e dibattiti antimafia. I ragazzi che lo desidereranno, e credo che questa scelta riempirebbe di gioia Antonio e i ragazzi della IV Savona, potranno accedere liberamente, per far sì che la semplicità del quotidiano prevalga sulla non cultura del silenzio e dell’arroganza mafiosa”. Nel corso della manifestazione, dal titolo “Vivi la vita”, il sindaco di Isola della Femmine consegnerà una targa ai genitori di Emanuele Piazza e a Vincenzo Conticello, l’imprenditore dell’Antica Focacceria che ha detto no al racket delle estorsioni.

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