L’assessore regionale alle Attivita’ Produttive, Marco Venturi, ha inviato una lettera ai vertici degli 11 consorzi Asi della Sicilia e ai prefetti dell’Isola invitandoli a sottoscrivere un protocollo di legalita’, con il quale conformarsi al ‘protocollo Carlo Alberto Dalla Chiesa’. “Dopo aver firmato il protocollo di legalita’ tra Regione, consorzio Asi di Agrigento e Prefettura agrigentina – spiega Venturi – credo sia opportuno che il ‘modello Agrigento’ venga attuato in tutto il territorio siciliano, tra i consorzi Asi e le prefetture”.
Nella lettera l’assessore alle Attivita’ produttive invita i Consorzi ASI, “a volere adottare i provvedimenti per aderire al Protocollo di Legalita’ Carlo Alberto Dalla Chiesa, assicurando cosi’ che le imprese, a diverso titolo operanti nelle ASI, vengano assoggettate alle verifiche antimafia da parte delle competenti Prefetture. Cio’ per soddisfare la necessita’ che i Consorzi ASI concorrano, con Prefetture a Forze dell’Ordine, a garantire alle imprese un contesto di mercato immune dal condizionamento mafioso”.
Secondo l’assessore alle Attivita’ Produttive questo atto “e’ assolutamente indispensabile affinche’ anche i Consorzi ASI siano al fianco degli organi dello Stato operanti in Sicilia per impedire che la criminalita’ organizzata possa in qualsiasi maniera influenzare le attivita’ delle imprese sane”.
Per questa ragione Venturi ricorda che il Consorzio ASI di Agrigento, d’intesa con la competente Prefettura, ha gia’ sottoscritto il 24 giugno scorso, un protocollo per la piu’ efficace applicazione della normativa antimafia nei confronti delle imprese insediate e di quelle da insediare nelle aree industriali di competenza.
“Si tratta, in sintesi, di creare un raccordo che – prosegue Venturi – permetta un sistema di controlli preventivi che tenga conto sia delle figure dei responsabili delle aziende, che delle vicende del patrimonio delle singole attivita’ produttive, per evitare che le verifiche antimafia possano essere eluse mediante strumentali trasformazioni societarie o fittizie intestazioni di quote. A maggiore garanzia rispetto al pericolo di infiltrazioni della criminalita’ organizzata, si evidenzia, infine, l’opportunita’ che negli atti d’intesa con le Prefetture vengano inserite clausole per riservare il massimo peso alle informazioni ‘atipiche’, rilasciate dalle Prefetture”. Contestualmente Venturi ha inviato una missiva ai prefetti del 9 capoluoghi dell’Isola per esortarli ad assistere i consorzi Asi in un’azione volta ad assicurare “che nelle aree di sviluppo industriale possano operare soltanto imprese immuni da condizionamenti o infiltrazioni m afiose. In particolare, e’ stata segnalata ai presidenti ed ai commissari dei Consorzi la necessita’ – si legge nella nota di Venturi ai prefetti – di collaborare con le Prefetture affinche’ la suddetta azione possa realizzarsi sulla base di informazioni fornite anche dai Consorzi medesimi, che consentano l’esame delle vicende relative non soltanto alle persone che risultino titolari delle singole aziende, ma anche al patrimonio delle singole attivita’ produttive”.
Dice Alessandro Albanese, presidente del consorzio Asi di Palermo: “Siamo contenti che l’assessore regionale alle Attività Produttive, Marco Venturi, inviti i consorzi Asi della Sicilia a sottoscrivere un protocollo di Legalità. Il Consorzio Asi Palermo infatti già da 8 anni ha un intenso rapporto di collaborazione con la Prefettura e da otto anni applica il protocollo Carlo Alberto Dalla Chiesa. Il modello Palermo prevede, dunque, gli stessi provvedimenti dettati dall’assessore Venturi e una stretta collaborazione tra il Consorzio Asi Palermo e gli organi dello Stato, per impedire che la criminalita’ organizzata possa in qualsiasi maniera influenzare le attivita’ delle imprese degli agglomerati industriali di Termini Imerese, Brancaccio e Carini ”.
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