La Biblioteca dell’Assemblea regionale siciliana avvierà, in collaborazione con la Bayerische StaatsBibliothek di Monaco di Baviera, la digitalizzazione del proprio patrimonio per favorirne l’accesso su Internet.
Il patrimonio nel complesso comprende 120 mila documenti, di cui circa 60 mila volumi, 1.350 titoli di riviste e periodici e 150 testate di giornali, una ventina delle quali dal 1947 e circa 25 ancora in pubblicazione, nazionali ed internazionali (The Times, Le Monde, International Herald Tribune). E ancora, la raccolta degli atti parlamentari sin dalla prima seduta del 1947, le Gazzette ufficiali della Repubblica, della Regione siciliana.
Ma l’accesso ai testi sulla rete e l’uso delle tecnologie digitali creano, a questa come a tutte le biblioteche, il problema posto dagli editori, del pagamento dei diritti d’autore da parte di chi consulta le opere pubblicate in anni recenti (70 anni dopo la morte dell’autore).
E’ superabile tale confine? Ed in nome di quali valori? E cosa ne sarebbe dell’interesse di autori ed editori a sfruttare legittimamente il valore commerciale delle opere dell’ingegno, qualora le biblioteche mettessero in rete il loro intero patrimonio? E’ poi possibile trovare un’alternativa all’attuale disciplina giuridica del diritto d’autore, a fronte d’un mondo senza più confini, iperconnesso via Internet?
La questione, di interesse ormai globale, affrontata in questo periodo anche in parecchi tribunali, è stata solo parzialmente superata da chi oggi sceglie di pubblicare i propri libri direttamente su siti web specializzati americani, o dai principali motori di ricerca che stipulano singoli accordi con gli autori o con biblioteche e archivi per consentire la consultazione, con pagamento minimo, di sintesi dei testi.
La Biblioteca dell’Ars, una biblioteca non aperta al pubblico ma in grado di mettere il proprio vasto patrimonio a disposizione della collettività grazie soprattutto all’impiego di Internet, intende promuovere un serrato dibattito tra studiosi, tecnici e politici, per l’elaborazione di proposte in grado di conciliare le esigenze degli autori e degli editori (garantita in Italia dalla Siae), con quelle del “popolo di Internet” che aspira al libero accesso alle “biblioteche digitali”: l’obiettivo è anche e soprattutto quello di trasformare le biblioteche in luoghi di esercizio del diritto all’informazione tutelato dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e dalle Carte costituzionali occidentali, tra cui quella italiana, contenendo l’elusione e la trasgressione della legge sul diritto d’autore messa a dura prova dai diffusi fenomeni della pirateria e dei download illegali.
La proposta sarà lanciata domani, 23 aprile, alle ore 9,30, presso la Sala Gialla di Palazzo dei Normanni, in occasione del convegno promosso dall’Unesco per la Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore, dal titolo “Le biblioteche pubbliche nell’era di Internet: digitalizzazione del patrimonio, accesso a distanza, diritto d’autore”.
Dopo i saluti di Francesco Cascio, presidente dell’Ars, di Gaetano Armao, assessore regionale per i Beni culturali, di Pino Apprendi, Innocenzo Leontini e Antonino Bosco, deputati componenti della Commissione di vigilanza della biblioteca, di Maria Concetta Cassata, della Direzione generale per le biblioteche e il diritto d’autore del Ministero dei beni culturali, di Vincenzo Guarrasi, preside della Facoltà di Lettere dell’Università di Palermo, di Andrea Romano, preside della Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Messina, e di Giampaolo Frezza, preside del Corso di laurea in Giurisprudenza della Lumsa di Palermo, interverranno, fra gli altri: Pietro Virgadamo, docente di Diritto civile presso la Lumsa; Anna Maria Tammaro, docente di Editoria e biblioteca digitale presso l’Università di Parma; Klaus Kempf, direttore del Dipartimento incremento raccolte e digitalizzazione della Biblioteca di Stato BSB di Monaco di Baviera e Commendatore della Repubblica italiana; Luigi Cecere, direttore della sezione Olaf della Siae di Roma; Massimo Travostino del Centro Nexa, gruppo di lavoro della Creative Commons Italia di Torino.
I lavori saranno coordinati da Eugenio Consoli, direttore della Biblioteca dell’Ars.
Il convegno è organizzato in collaborazione con l’Assessorato regionale per i Beni culturali, la Biblioteca centrale della Regione siciliana, l’Università di Palermo, la Libera università Maria Ss. Assunta di Palermo, Universitas-associazione laureati della Lumsa, l’Università di Parma, la Bayerische StaatsBibliothek di Monaco di Baviera, la Siae, il Centro Nexa, la Creative Commons Italia e l’Associazione italiana biblioteche.
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