La Sicilia è una terra complessa. E spesso la complessità di quest’isola viene ridotta a poche e semplici domande o affermazioni perentorie. Così si arriva alla banalizzazione e al luogo comune. Anche delle cose più gravi e moleste come la mafia e gli affari criminali.
Qui parliamo d’altro, provando a cogliere altri aspetti di questa complessità. Uno è la creatività: i siciliani sono molto creativi, forse perché abituati all’arte di arrangiarsi, così riescono a trovare soluzioni spesso anche lì dove soluzioni non sembrano esservene. Il Premio Innovazione Sicilia ha dimostrato che sono tanti in Sicilia i giovani ( eme no giovani) che si pongono il problema dell’innovazione e del cambiamento.
E quando parliamo di innovazione, ovviamente, non ci riferiamo solo a quella tecnologica (sarebbe troppo semplice e riduttivo), ma ai tanti casi di innovazione che fanno il cambiamento della società: quindi l’innovazione sociale, organizzativa, politica. L’innovazione sociale, ad esempio, include progetti che mirano a migliorare la qualità della vita delle persone, affrontando problemi come l’accesso all’istruzione e alla sanità. L’innovazione organizzativa può portare a nuovi modelli di business più sostenibili e inclusivi. Infine, l’innovazione politica è fondamentale per creare leggi e politiche che rispondano alle esigenze della popolazione in modo più efficace. Tutte queste forme di innovazione sono interconnesse e contribuiscono a un progresso globale.
E’, anche questo, un modo per combattere i luoghi comuni. Può anche accadere che ci si ritrovi a raccontare l’isola dell’innovazione in altri mari in tempesta del nostro Paese. Perché a volte è così: anche nei luoghi apparentemente più evoluti vi è la necessità di innovazione che possa, pere esempio, suturare ferite causate proprio dal repentino cambiamento sociale ed economico.
Provate a leggere su innovationisland.it le tante storie che arrivano anche dalla profonda Sicilia. Storie che sconfiggono i luoghi comuni e danno speranza.