Confindustria Trapani parte civile in un processo al racket mafioso

Per la prima volta Confindustria Trapani si costituisce parte civile in un processo per mafia e racket, nel quale è imputato un imprenditore associato che ha scelto il rito abbreviato, che sarà celebrato il prossimo 3 aprile.Il Gup di Palermo, Lorenzo Matassa, nell’udienza preliminare svoltasi ieri presso l’aula “Bachelet” del carcere di Pagliarelli per il procedimento penale contro sette imputati di estorsione e associazione mafiosa che riguarda, fra l’altro, la vicenda della tentata acquisizione della Calcestruzzi Ericina (Pm Andrea Tarondo di Trapani), respingendo le eccezioni sollevate dalla difesa ha ammesso Confindustria Trapani, presieduta da Davide Durante e assistita dall’avvocato Giuseppe Novara, parte civile anche al processo che inizierà il 4 giugno, definendo l’associazione “parte offesa in quanto esercente interessi diffusi nel territorio”.“Non abbiamo esitato – spiega Davide Durante – ad assumere questa iniziativa, in applicazione di quanto deliberato da Confindustria Trapani circa l’impegno contro la mafia, e su questo fronte non faremo sconti a nessuno. E’ anche vero – ammette Durante – che l’avere scoperto che un nostro associato non agiva nella legalità ci ha amareggiato moltissimo”. “E’ indubbio – rileva Davide Durante – che in ogni caso si è arrecato un grave danno al sistema economico provinciale rappresentato da Confindustria Trapani, soprattutto perché nessun sospetto si poteva nutrire riguardo all’integrità dell’imprenditore associato, fino al suo arresto avvenuto lo scorso 4 aprile. Nella vicenda in questione egli ha svolto un ruolo da protagonista anche coinvolgendo l’associazione nei confronti delle istituzioni pubbliche, e ciò ha sicuramente arrecato un danno rilevante a Confindustria e alle aziende associate, così come riconosciuto dal giudice”.“Prosegue così – aggiunge Durante – il nostro impegno contro mafia e racket, che si concretizza nell’applicazione del codice etico di Confindustria Sicilia e nell’attività dell’associazione antiracket da noi promossa”.