Antiriciclaggio: i professionisti segnalano poco

Pubblichiamo un capitolo della relazione trasmessa dal Comitato sulla sicurezza finanziaria al ministro dell’Economia Giulio Tremonti. In particolare pubblichiamo il capitolo relativo alel segnalazioni antiriciclaggio da parte dei professionisti.
Il dato che riguarda le segnalazioni degli operatori non finanziari e dei professionisti è modesto e addirittura inferiore al dato registrato nel 2006 (174 segnalazioni ricevute nel 2007, contro le 237 segnalazioni ricevute nel 2006). Il dato conferma che gli operatori non finanziari e i professionisti hanno ancora grosse difficoltà nell’applicazione degli obblighi antiriciclaggio e, per certi aspetti, anche di comprensione e accettazione di tali obblighi. Non deve sfuggire, peraltro, un miglioramento della qualità delle segnalazioni effettuate e una riduzione sensibile del numero delle segnalazioni archiviate (pari circa al 45 per cento delle segnalazioni ricevute), anche grazie all’attività di informazione e orientamento svolta dall’UIC e dalle diverse autorità a favore delle nuove categorie dei segnalanti. In ogni caso il dato relativo alle archiviazioni resta piuttosto elevato, anche in ragione della limitata esperienza dei segnalanti nell’analisi dell’operazione. Importanti miglioramenti possono essere ottenuti con la prossima elaborazione di indicatori di anomalia specifici per ogni categoria, tali da consentire una più agevole individuazione e valutazione dell’anomalia. La categoria cui si deve il contributo segnaletico più rilevante è quella dei notai (circa il 67 per cento delle segnalazioni trasmesse all’UIC). Peraltro il 45 per cento delle loro segnalazioni riguarda operazioni immobiliari. Tale indicatore mostra una difficoltà, da parte dei segnalanti, a valutare operatività complesse all’interno delle quali individuare anomalie tali da giustificare una segnalazione di operazione sospetta.