Agrigento: un Legal game promuove le scelte antimafia

Educare i ragazzi al rispetto della legalità utilizzando un gioco da tavolo. In che modo? Percorrendo le 33 caselle del Legal game realizzato dal consorzio agrigentino per lo sviluppo. “Utilizziamo stazioni e postazioni per segnalare eroi e simboli positivi del nostro territorio – dice al Giornale di Sicilia la presidente del Consorzio, Maria Grazia Brandara – o catturare i giocatori ora scorretti ora mafiosi. Gli eroi segnano la via, i reati la interrompono”. In tutto sono 33 caselle, il tragitto ha come protagonista un piccolo canguro (Legalino), immagine simbolo dell’iniziativa. La realizzazione grafica è di Luca Russo dell’associazione culturale La luna nel Pozzo. [banner size=”120X600″ align=”alignleft”]Le regole sono quasi le stesse del più famoso gioco del Monopoli. Si prendono i dadi, si tirano a sorte ed incomincia il viaggio. Niente Parco delle Vittorie, Corso Magellano, Viale Traiano o piazza Giulio Cesare, né Società elettrica, vicolo Stretto o vicolo Corto.
Stavolta il gioco cede il passo alla realtà. Lungo la strada i bambini faranno sosta nella casella di Licata, Siculiana, Agrigento e Favara. Conosceranno nuovi termini come beni confiscati, evasione fiscale, mazzette, criminalità organizzata. E poi ancora personaggi e vittime della lotta alla mafia come i giudici Antonino Saetta, Rosario Livatino, il carabiniere Giuliano Guazzelli, il sindacalista Accursio Miraglia, il direttore di banca Giuseppe Tragna, il sindaco Pino Camilleri, l’imprenditore Giuseppe Borsellino. Le regole sono ferree. Basta poco e si resta bloccati. Se si finisce ad esempio nella casella dei “pizzini” si torna indietro di due posti, in quella della corruzione si passa dalla postazione 25 alla 9 e così via. Chi invece raggiunge la postazione con il maresciallo dei carabinieri Giuliano Guazzelli: dalla casella 17 si arriva direttamente alla 26, quasi alla fine. L’arrivo è sbandierato da uno slogan: Legalità e lavoro. Una copia del gioco sarà consegnata al presidente della commissione d’inchiesta e vigilanza sul fenomeno della mafia in Sicilia all’Ars, Lillo Speziale.