Niente imposta sugli immobili e sui rifiuti, canone idrico gratis per dieci anni e niente tasse di occupazione di suolo pubblico. Non pagherà queste tasse un commerciante di Vittoria, in provincia di Ragusa, che ha denunciato i propri estorsori e ad agosto scorso ha deciso di utilizzare una norma anti-racket approvata a febbraio e presentata alla cittadinanza il 3 marzo scorso. La norma, inserita all’articolo 3 del regolamento del Comune siciliano, prevede infatti delle agevolazione nei tributi locali per tutti gli imprenditori che denunciano il pizzo e di contro anche la revoca delle concessioni per chi opera ad esempio nei mercati comunali e continua a piegarsi alle richieste estorsive (in questo caso però solo con sentenza di condanna passata in giudicato): si tratta del primo caso in tutta Italia visto che Vittoria è il primo ente locale che decide di aiutare con i fatti i propri commercianti impegnati nella lotta al racket. «Noi crediamo nella legalità e dobbiamo essere vicini a chi decide di denunciare anche con queste azioni – afferma Giuseppe Nicosia, sindaco di Vittoria che ha fortemente voluto il regolamento e che porterà il Comune in Tribunale come parte civile nei processi contro il racket – spero che altri seguano questa strada anche tra gli enti locali».
Sono dovuti passare sei mesi esatti dalla pubblicazione del regolamento contro il pizzo e le estorsioni prima che qualcuno ne chiedesse l’attuazione: a fine agosto un commerciante del settore alimentare di Vittoria si è rivolto alla locale associazione antiracket e quindi al Comune per chiedere l’applicazione dell’articolo 3. Bisognerà aspettare però almeno la sentenza di primo grado o una certificazione prefettizia perché si possa procedere anche allo sgravio del canone idrico per i prossimi dieci anni. Il regolamento prevede infatti che non possono essere oggetto di benefici gli imprenditori e i commercianti che non hanno fornito elementi realmente utili per le indagini. Un presa di posizione quindi netta e decisa.[ad#co-11]
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