Per il momento ci sono solo le mappe. Ma già la rappresentazione geografica dà l’idea di quanto vasta e forte sia la presenza delle mafie nei sistemi economici europei. Sì, perché lo studio avviato da Transcrime, il centro sul crimine transnazionale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore diretto da Ernesto Savona, offre un’idea precisa dei settori in cui le mafie investono in Europa: le cartine danno oggi solo indicazioni sui settori e non sulle quantità ma è già un bel passo in avanti.
Lo studio, finanziato dall’Unione europea, fa parte del progetto OCPortfolio che sta per Organised crime portfolio (www.ocportfolio.eu) e si concluderà nel novembre dell’anno prossimo. Intanto le prime anticipazioni ci dicono parecchio su come le mafie italiane si sono insediate all’estero (oltre che in Italia naturalmente) e su come le mafie straniere hanno conquistato l’Europa e dunque anche l’Italia. «Tutti i dati – spiega Michele Riccardi, ricercatore di Transcrime – sono tratti soprattutto da fonti aperte (articoli dei giornali, rapporti delle varie polizie che si occupano di lotta al crimine organizzato, rapporti dei governi o dei parlamenti) e sono stati integrati con dati più integrati come le informazioni sulle confische».
C’è una presenza omogenea delle mafie italiane nella parte occidentale dell’Europa mentre a oriente viene rilevata la presenza della criminalità organizzata italiana in Romania. Sul fronte Est da registrare anche la presenza in solitario della mafia pugliese (Sacra Corona unita) in Albania dove ha investito nei settori alberghiero e della ristorazione e in particolare a Valona (in albanese Vlorë). Mentre in Romania è stata individuata la presenza della mafia siciliana che gestisce attività nei settori del trasporto, del real estate e del commercio all’ingrosso e al dettaglio di alimentari mentre la camorra gestisce attività agricole e della pesca: la mafia è presente soprattutto a Bucarest mentre la camorra a Barlad in Moldavia.
Sul fronte occidentale possiamo già registrare il monopolio assoluto a Tenerife da parte della ‘ndrangheta che qui controlla le attività di real estate, la ristorazione, gli alberghi e altre attività minori e non specificate nel rapporto di Transcrime. In Spagna e Portogallo è stata individuata la presenza delle tre principali organizzazioni criminali italiane: alla mafia siciliana fanno capo le attività di real estate, agricoltura e pesca e alberghiere; alla camorra agricoltura e pesca, ristorazione, trasporti, commercio al dettaglio e all’ingrosso; alla ‘ndrangheta ristorazione, alberghi e real estate. In particolare la camorra è presente a Vigo (agricoltura e commercio di alimentari), a Madrid (ristorazione e commercio di alimentari) e in Andalusia (trasporti) dove è presente anche la ‘ndrangheta in agricoltura. In Francia c’è la mafia siciliana che gestisce i giochi illegali e d’azzardo per esempio a Nizza e gli alberghi (in Corsica) mentre la ‘ndrangheta è presente sia nel settore alberghiero che in quello dei lavori pubblici (a Mentone). In Svizzera manco a dirlo le attività privilegiate sono quelle finanziarie: la cartina registra la presenza di ‘ndrangheta e camorra. In Germania sono presenti sia la ‘ndrangheta che la camorra: la prima (a Geldern, Oberhausen e ovviamente Duisburg) è insediata nei settori del commercio all’ingrosso e al dettaglio, nella ristorazione e nel settore alberghiero; la seconda nel commercio all’ingrosso e al dettaglio e nel tessile. In Gran Bretagna sono presenti tutte e tre le organizzazioni criminali italiane: la camorra ha in Aberdeen, il terzo centro più popoloso della Scozia, una roccaforte con il controllo della ristorazione, dei lavori pubblici, del commercio all’ingrosso e al dettaglio di cibo, del real estate; la mafia siciliana a Londra gestisce il gioco illegale e d’azzardo; la ‘ndrangheta sempre a Londra il real estate mentre la camorra è presente nel commercio all’ingrosso e al dettaglio.
Gli investimenti delle mafie cinese, russa e delle bande dei motociclisti
Le tre organizzazioni criminali sono ben presenti in Europa occidentale. In Italia la mafia cinese ha investito nel commercio, nella ristorazione, nel tessile e sono presenti con numerosi punti di money service (a Milano, Padova, Prato, Roma, Napoli) mentre la mafia russa ha investito nei trasporti, nell’agricoltura, nel commercio). In Spagna la mafia russa è presente nel settore dell’energia (fornitura di elettricità e gas), nel commercio, nel real estate, nella ristorazione e nella gestione di alberghi; i cinesi nel settore del commercio. In Francia i cinesi nel settore del commercio e del real estate mentre i russi nel settore alberghiero. In Germania i russi nel settore del real estate e nella gestione del club mentre le bande dei motociclisti, che hanno salde radici nel Nord Europa, gestiscono imprese della sicurezza privata. In Olanda i russi sono presenti nella ristorazione e nel settore alberghiero mentre i motociclisti possiedono imprese alberghiere, della ristorazione e della sicurezza privata. In Gran Bretagna la mafia cinese ha investito nel commercio e nella ristorazione mentre la mafia russa e georgiana nelle attività estrattive, commerciali e finanziarie. In Finlandia le attività fin qui rilevate fanno capo ai motociclisti: dalla sicurezza privata all’edilizia; dalla gestione dei club alla ristorazione, fino alla riparazione e vendita di veicoli di seconda mano.
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