“I finanziamenti dell’ecomafia: storie e strategie della criminalità organizzata nella gestione dei fondi pubblici”. E’ questo il titolo del dibattito organizzato da Legambiente Sicilia che si svolgerà mercoledì 25 giugno alle ore 10,30 a Villa Niscemi, a Palermo. L’incontro, patrocinato dall’ordine degli avvocati, vuole mettere in luce le storie, i numeri, le inchieste e i protagonisti dei reati ambientali. Alle attività illecite tradizionali, ne nascono di nuove. All’abusivismo edilizio e al bracconaggio nelle aree protette si aggiungono, per esempio, le importazioni illegali dai paesi dell’est di cuccioli di molosso da utilizzare nei combattimenti clandestini. E poi il ciclo dei rifiuti, il racket degli incendi, la mafia nell’agricoltura e nell’archeologia. Per l’occasione verranno resi noti i dati del Rapporto Ecomafia 2008 inerenti alle nove province siciliane.
Partita il 6 giugno da Riccione, in occasione del premio Ilaria Alpi, la nuova campagna itinerante di Legambiente, arriva in Sicilia con tanti fatti di cronaca. No Ecomafia Tour nasce per portare l’annuale Rapporto Ecomafia a contatto con la gente, proprio lì dove il potere mafioso sta distruggendo il territorio. Nove le tappe in giro per tutt’Italia, da nord a sud, già effettuate (una anche a Bruxelles).
Interverranno: Francesco Messineo, procuratore capo della Procura di Palermo, Maurizio De Lucia, Procura della Repubblica Palermo, Lirio Abbate, giornalista dell’Ansa, Giovanni Catalano, Confindustria Sicilia, Domenico Fontana, presidente Legambiente Sicilia, Salvatore Granata, direttore Legambiente Sicilia, Nicola Giudice, presidente Centro azione giuridica Legambiente Sicilia, Antonio Pergolizzi, coordinatore osservatorio nazionale Ambiente & legalità di Legambiente. Coordina i lavori Tiziano Granata, responsabile ufficio Ambiente & Legalità Sicilia
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