Settembre 20, 2024

Anche l'organizzazione criminale calabrese ora ha la sua Cupola. «Stiamo assistendo ad una ristrutturazione della 'ndrangheta che, pur mantenendo
l'articolazione familiare, ha al vertice un organismo, definito Crimine o Provincia che impartisce le direttive strategiche ed è in grado di farle rispettare», spiega Giuseppe Pignatone, procuratore capo di Reggio Calabria in un'intervista ad
ASud'Europa, settimanale del Centro Pio La Torre, illustrando la mutazione delle dinamiche di potere all'interno della mafia calabrese.

«Oggi – continua Pignatone – ci troviamo di fronte a un'organizzazione totalmente diversa, capace di ristrutturarsi al crescere degli interessi economici e dell'espansione in Italia e nel mondo pur mantenendo come centro operativo la provincia di Reggio Calabria». A fornire il quadro della nuova struttura «una serie di operazioni realizzate nel 2010 (Reale, Meta, All Inside) e soprattutto quella condotta in collegamento con la Dda di Milano (Il Crimine) che hanno dipinto il quadro della situazione attuale della 'ndrangheta, una situazione completamente diversa dalla ricostruzione effettuata dalle sentenze di 10-15 anni fa, che descrivevano una 'ndrangheta tradizionale, formata da famiglie sostanzialmente tra loro non collegate se non occasionalmente. Quello che non muta è lo storico interesse della 'ndrangheta per l'infiltrazione nei settori economici della società al sud così come al Norditalia.    

"Le enormi liquidità di cui le cosche hanno disponibilità – prosegue Pignatone – possono essere lo strumento per entrare, in qualunque settore economico, dal movimento terra all'esecuzione delle grandi opere, dalla distribuzione commerciale, al mondo della sanità".     "Si riscontra però un positivo atteggiamento della società civile – afferma il presidente del Centro Pio La
Torre, Vito Lo Monaco –  non ultima la presenza di ieri della Nazionale di calcio a Rizziconi, sul campo sportivo confiscato ai boss".    "Chiari segnali di risveglio – conclude Pignatone – come anche l'azione del movimento 'Reggio non tacè e la grande manifestazione con la partecipazione di migliaia di persone da
tutta la regione, l'attività di 'Liberà e del 'Museo della 'ndranghetà".


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