di Nino Amadore
Un appello ai candidati a sindaco di Palermo con la richiesta di sottoscrivere un patto di lealtà e di legalità. E’ il contenuto di un documento che porta la firma (per ora) di 24 intellettuali palermitani (docenti universitari, critici, giornalisti) i quali si rivolgono ai candidati alla luce del fatto che, in questi giorni, nessuno di loro ha sentito la necessità di “parlare di programmi veri. Mentre è su questi temi che bisognerebbe confrontarsi”. Sulla base di questa considerazione “Chi firma l’appello – si legge nel documento – chiede , senza nulla togliere all’agonismo democratico di una gara per prevalere sugli altri candidati, di sottoscrivere un patto di lealtà e di legalità su quello che sta accadendo ora nella nostra città, rinunciando a illudere chi protesta per la sua precarietà lavorativa, condividendo la necessità di un risanamento della rete amministrativa della città e condannando senza ambiguità tutte le forme di violenza che anche la disperazione non può mai giustificare. Insomma: nessuno potrà mai governare sulle macerie della convivenza democratica della nostra città”.
Ecco il testo dell’appello:
Ai Candidati a Sindaco della città di Palermo
Ci rivolgiamo a voi nella qualità di cittadini palermitani che, come voi, hanno a cuore la vita democratica di questa nostra città. Di più: per le posizioni che occupiamo, pensiamo di avere il dovere e la responsabilità di fare qualcosa per evitare che la nostra comunità, e soprattutto la parte più debole e inavvertita, possa sprofondare nel baratro di una vera e propria “crisi civile e democratica”.
La triste eredità della passata amministrazione (non aggiungiamo altro), la cronica debolezza del tessuto civile palermitano e la congiunzione a una crisi economica devastante, che solo ora stiamo toccando con mano, portano a conclusioni tragiche sugli avvenimenti che scuotono la vita quotidiana di Palermo.
I Servizi di smaltimento rifiuti, dei trasporti urbani e quelli cruciali per la convivenza (riparazioni strade, servizi cimiteriali e così via) sono ormai da giorni bloccati da scioperi selvaggi che lasciano il cittadino comune fuori dal circuito della normalità di vita. I disagi sono ormai insopportabili e, forse, irrimediabili sono i guasti amministrativi che li hanno prodotti.
L’aria che si respira, i sentimenti che manifesta il palermitano qualunque, i discorsi che si captano sono forieri di una quasi irreversibile sfiducia nella politica in generale e, temiamo, anche nella stessa democratica convivenza.
Così non può continuare! E qualunque di voi dovesse essere eletto Sindaco di Palermo nel prossimo Maggio si troverebbe a dovere affrontare problemi irrisolvibili! Non potrebbe mai Governare Palermo se questa situazione drammatica non si contrasta. Ora!
Purtroppo la campagna elettorale, fatta di toni di contrapposizione violenta e di delegittimazione dell’avversario, il tentativo irresponsabile di molti candidati di scaricare sugli altri le cause di quello che avviene e di blandire incoscientemente i lavoratori precari e no che hanno scelto quel tipo di lotta per affermare i loro diritti, il silenzio equivoco su episodi di violenza e illegalità che, non solo per la disperazione, sono commessi ai danni dei cittadini, tutto ciò porta al pericoloso dissolvimento di quel minimo di responsabile rispetto reciproco che non può mancare in questa drammatica situazione.
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