Controllo ferreo degli appalti e delle estorsioni sul territorio, ma anche affari a New York all’ombra del clan americani e la ’gestionè di capi latitanti come Salvatore Lo Piccolo, ricercato da anni assiemne al figlio Sandro e indicato come uno dei boss più potenti del dopo Provenzano. Sono queste le attività del ’mandamentò di Passo di Rigano – Boccadifalco e della sua articolazione della ’famiglià mafiosa di Torretta, colpiti la notte scorsa dal blitz antimafia della polizia a Palermo a conclusione di un’indagine della Squadra Mobile, coordinata dal procuratore aggiunto Giuseppe Pignatone e dai sostituti Domenico Gozzo, Maurizio De Lucia e Lia Sava, che hanno chiesto al gip le ordinanze di custodia cautelare. Tra gli arrestati, Calogero Caruso, 70 anni, ritenuto il capo della ’famiglià di Torretta e che era libero per decisione del Tribunale del riesame dopo essere stato arrestato una prima volta due anni fa.
Gli altri provvedimenti giudiziari riguardano Rosario Bordonaro, 55 anni, impiegato dell’Ufficio tecnico del Comune di Torretta, Gaspare Caravello, 41 anni, Antonio Di Maggio, 35 anni, Benedetto Dragotta, 58 anni, funzionario del Comune di Torretta, Salvatore Ferranti, 36 anni, Matteo La Barbera, 34 anni e Pietro La Barbera, 32 anni, figli del vecchio boss Michelangelo La Barbera, Andrea Licata, 47 anni, architetto libero professionista, Stefano Mannino, 58 anni, Rosario Mignano, 43 anni, imprenditore, Francesco Sirchia, 69 anni, Francesco Spinelli, 49 anni, imprenditore.
Altre cinque persone sono indagate, e per una di queste il gip non ha accolto la richiesta di misura cautelare proposta dalla Procura. Gli arrestati devono rispondere, a vario titolo, di associazione mafiosa, concorso in impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, estorsione, ad eccezione di Licata, Spinelli, Mignano, Bordonaro e Dragotta, ai quali viene contestato il solo concorso esterno in associazione mafiosa.
Lo Piccolo, è emerso da intercettaziini, ha trascorso un periodo della sua latitanza nel territorio della famiglià di Torretta. Un filone dell’indagine ha riguardato attività di riciclaggio che sarebbero state realizzate dai fratelli La Barbera, in particolare attraverso la società in accomandita semplice ’La casetta delle deliziè per la gestione di snack bar, tavole calde, gelateria, pasticcerie, rivendite di alimentari e casalinghi, costituita nel maggio del 2003. Nell’ambito del blitz sono stati sequestrati l’omonimo panificio di via Leonardo da Vinci a Palermo e un terreno in contrada Codilla Falconieri a Torretta.
L’indagine ha consentito di accertare una serie di contatti e rapporti attorno a comuni interessi illeciti fra alcuni componenti della ’famiglià mafiosa di Passo di Rigano e Boccadifalco e personaggi di rilievo delle ’famigliè di Villabate, come Nicola Mandalà, e di Belmonte Mezzagno, quali Ciccio Pastoia, suicidatosi in carcere pochi giorni dopo il suo arresto il 24 gennaio del 2004 nell’operazione ’Grande mandamentò che aveva azzerato la rete di smistamento dei ’pizzinì di Bernardo Provenzano. Reggente del ’mandamentò, secondo le dichiarazioni di vari collaboratori di giustizia -come Salvatore Cancemi, Francesco Scrima e Giuseppe Guglielmini-era secondo gli inquirenti Vincenzo Marcianò, arrestato nel giugno del 2006 assieme ad altri boss quando era bene inserito nelle gerarchie di Cosa Nostra, e teneva contatti con altri capi, come il ’reggentè della Noce, Pierino Di Napoli, e Nicola Mandalà.
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Isola delle Femmine “Sono incazzato nero e tutto questo non lo accetterò più”
IL NOSTRO VAFFA-DAY
Ho ritrovato tra le mie carte questi pensieri scritti tanti e tanti anni fa, sono stato tentato di rivederli.
Ho fatto una riflessione: Non vi è alcun bisogno di cambiare lo scritto visto che i personaggi dei miei pensieri sono sempre i medesimi, se non loro direttamente i loro figli o nipoti.
I loro comportamenti non sono cambiati, continuano a non pianificare a non programmare a non prospettare a non rispettare la cosa pubblica a non interloquire con i cittadini.
Continuano invece ad aggredire il nostro territorio: A Isola delle Femmine non abbiamo più un fazzoletto di terra dove rinfrancarci dalle esalazioni della Italcementi oppure quietare le nostre orecchie dai continui rumori della Italcementi.
Non abbiamo più un fazzoletto di terra ad Isola delle Femmine, ove poter portare i nostri bambini a giocare e respirare aria pulita.
Non vi è alcun bisogno di cambiare lo scritto almeno sino a quando non riusciamo a prenderci i nostri spazi di libertà e ad urlargli tutti i nostri VAFFA.
Non vi è alcun bisogno di cambiare lo scritto almeno sino a quando non li avremo mandati tutti a casa e senza alcuna possibilità di replica.
Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che hanno autorizzato dei programmi costruttivi a ridosso di aziende considerati per legge insalubri, mettendo così a repentaglio la salute dei CITTADINI.
Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che hanno concesso alla Italcementi il permesso di costruire un deposito di “carbonile”. risultato poi essere un deposito di PET-COKE, così come documentato dai sopralluoghi dell’ARPA oltre che dai carabinieri e dalla magistratura, intervenute a salvaguardia della salute dei CITTADINI.
Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che hanno concesso permessi costruttivi in aree a destinazione di pubblica utilità.Cosi come risulta dalle cartine del P.R.G.
Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che omettendo la loro azione di controllo del territorio hanno di fatto permesso azioni di abusivismo edilizio. Come risulta dagli atti dell’Ufficio Tecnico Comunale.
Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che continuano a dire “Io non c’ero e se c’ero dormivo” “Io non lo conosco” “Io sono nuovo” “Non è mia la responsabilità ma del tecnico, IO sono il politico e non posso intervenire sul tecnico” e via dicendo…………
Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che continuano ad ignorare: ” le amministrazioni rendono noti,mediante inserimento nelle proprie banche dati accessibili al pubblico per via telematica, gli elenchi dei propri consulenti indicando l’oggetto, la durata ed il compenso dell’incaricato”
Tutto ciò in attuazione del principio di trasparenza, l’art.53, comma 14, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, così come integrato dal decreto legge 4 luglio 2006,n. 223,convertito in legge 4 agosto 2066 n. 248.
Ha ancora senso che Voi diciate:
“Così si entra nella privacy….io non ricordavo nemmeno più….chi gli ha passato quelle carte……” (veramente DEMENZIALE. DIMETTITI che non reggi il passo. Un Consiglio: entra in FEELING ovvero entra nel merito o meglio in argomento!)
“Io non c’ero e se c’ero dormivo” “Io non lo conosco” “Io sono nuovo”
“Non è mia la responsabilità ma del tecnico, IO sono il politico e non posso intervenire sul tecnico” e via dicendo…………
Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che per le loro cariche istituzionali, non hanno mai presentato una denuncia del loro stato patrimoniale , eludendo così leggi regolamenti e normative FISCALI VIGENTI anche per LORO.
Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che mentono sapendo di mentire allo scopo di non assumersi le proprie responsabilità oltre che a difendere il PROPRIO INTERESSE PERSONALE di FAMIGLIA O DI CASTA.
Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che non hanno dato pratica attuazione della delibera del consiglio comunale: PASSAGGIO A 36 ORE PER TUTTI I DIPENDENTI.
Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che anche il momento tragico quale un lutto lo trasformano in un’occasione di contrattazione e di scambio di raccomandazioni e favori.
Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che gestiscono “politicamente” i ruoli dei costi di costruzione, oneri di urbanizzazione tributi e tasse varie. E’ ormai diventata famosa la battuta, dell’impiegato responsabile della comunicazione con i contribuenti:
“Totò a che lettera sei arrivato?”
“questa lettera saltala che c’è………,
per favore anche questa saltala che c’è…scusa salta anche questa lettera” l’impiegato Totò come al solito ironico dice al suo interlocutore
“per fare più in fretta mi dici tutte le lettere da saltare?”
(tratto dal film Totò con Aldo Fabrizi)
Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che non utilizzando le risorse professionali di cui è dotata la pubblica amministrazione preferisce affidare incarichi di consulenze.
Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che utilizzano le pubbliche risorse economiche per crearsi la corte dei Consulenti.
Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che per diventare amministratori diventano disoccupati cedendo le loro attività.
Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che hanno dominato e continuano a dominare le coscienze di NOI ISOLANI.
Mandare a casa tutti questi signori che hanno umiliato qualsiasi tentativo di CRITICA.
Mandare a casa tutti questi signori che ci vogliono indurre al silenzio. NOI, non volendoci autocostringerci ad essere OMERTOSI URLIAMO il NOSTRO VAFFA e nel frattempo raccogliamo oltre TRECENTOMILA FIRME in poche ore.
PER LA NOSTRA SALUTE PER LA NOSTRA FELICITA’ PER IL NOSTRO BENESSERE PER LA NOSTRA ECONOMIA
PER IL NOSTRO SVILUPPO PER LA NOSTRA INTELLIGENZA URGE MANDARE A CASA TUTTI QUEI SIGNORI CHE: GUARDANO IL DITO CHE INDICA LA LUNA
Comitato Cittadino Isola Pulita
Per il Signor Sindaco Professore Portobello in quanto giorno 8 settembre era in A
LA RINASCITA DI ISOLA DELLE FEMMINE: E’ SUCCESSO!
Era uno dei soliti giorni in cui i pensieri affollavano la mia mente. Il cielo era grigio.
Nonostante avessi dormito a sufficienza mi alzai già stanco, sapevo che sarebbe stata una delle solite giornate in cui mi sarei lasciato vivere!
Se da una parte non me ne facevo un cruccio, dall’altra osservare la moltitudine dei pensieri che vagavano nella mia mente non mi faceva vivere bene il “fare niente”.
Assorto nei miei pensieri, passeggiavo per le strade di isola, i miei ricordi andavano ai grandi progetti di quando frequentavo l’università:
Cio che sarei stato! Sarei diventato una persona importante!
Avrei conosciuto tante persone di culture diverse, perche’ il nostro paese mi dicevano ha una forte vocazione turistica! INSOMMA, avrei avuto un futuro.
Oggi non so, in termini temporali quando questo futuro verrà.
Ciò che di certo ho conseguito è la mia brillante laurea.
Ricordo ancora le parole di mio padre e mia madre:
“stai facendo un investimento sul tuo futuro, i sacrifici economici, le difficoltà che trovi nell’organizzazione dell’università, il problema dei trasporti per raggiungere Palermo per una qualsiasi necessità oltre che per frequentare l’università, l’umiliazione di dipendere economicamente dalla famiglia. tutto ciò ti sarà un giorno ripagato dalla società”.
Sono in via Falcone, quando sono riportato alla realtà dall’abbaiare dei cani randagi (sono trascorsi parecchi anni da quando abbiamo fatto una protesta perché il gran numero di cani randagi che avevano invaso il paese, ci avevano portato le zecche).
Nel cercare di evitare di essere aggredito dai cani mi rendo conto dello stato di degrado che mi circonda, per un attimo ho pensato ad una sorta di discarica pubblica. non essendo questo posto un’eccezione devo decidermi a fotografare i tanti posti simili che si trovano ad Isola.
per l’ennesima volta mi dico bisognerebbe agire, fare qualcosa, ma sono solo io che ho questa coscienza, nessuno capirebbe.
Sono sul lungomare e come facevo da bimbo cerco di individuare il punto in il cielo si congiunge con il mare, sono distratto dall’urlo di un ragazzo che è caduto dalla moto a causa di una buca del manto stradale, purtroppo il manto stradale delle vie di Isola sono piene di buche, nel volgere l’attenzione a ciò che era avvenuto mi rendo conto dello stato di desolazione ed abbandono di tutta la costa.
Ricordo i tanti sogni che facevamo da ragazzi, su noi che avremmo valorizzato questa gran risorsa, come avremmo potuto rendere questo posto il nostro posto, come avremmo potuto renderlo ospitale con i tanti turisti in cerca di queste isole felici, sognavamo le opportunità di lavoro che avremmo potuto crearci.
Ma dove sono quei ragazzi con cui sognavo tutto questo?
Molto spesso sono preso da questi stati d’animo che io definisco “solitudine sociale”, uno stato d’impotenza, il non avere dei punti di riferimento con cui discutere ed affrontare le tante problematiche che affliggono e mettono in uno stato di umiliazione l’intera comunità di Isola.
Il palazzo luogo deputato a gestire e risolvere le tante questioni sembra essere molto lontano da noi.
affronto spesso con mio padre di questi argomenti, di come vivere meglio il nostro paese.
Lui mi dice: “in passato in assenza di leggi i cittadini tentavano, magari attraverso le conoscenze, di affrontare individualmente ciò che più gli stava a cuore e ciò che otteneva, rappresentava il “favore della persona importante”. Ma dopo anni di lotte i cittadini si sono conquistati degli strumenti che permettono loro il riconoscimento alla partecipazione, alla conoscenza oltre al coinvolgimento nella gestione della cosa pubblica. Vedasi: lo statuto comunale, le leggi sulla trasparenza e sulla conoscenza di ciò che decide il palazzo….inoltre il palazzo assiste e supporta i cittadini nelle più svariate iniziative: culturali-progettuali-imprenditoriali-ricreative e a tale scopo che sono stati istituiti: lo sportello unico, l’informagiovani….
Voglio dirti ancora una cosa importante: noi abbiamo ancora l’idea che il comune sia un’ente esclusivamente assistenziale. no! Ora il comune oltre a difendere le fasce deboli della popolazione promuove anche lo sviluppo economico sociale e culturale della comunità, il tutto in un’ottica di programmazione e di pianificazione.
Ora ti è chiaro che per ottenere qualcosa non vi è più bisogno di rivolgersi a quella persona (importante). Verifica pure se tutto ciò che ti ho detto corrisponde alla realtà”.
Mi dico!!! Sarà vero tutto ciò, che mi dice mio padre?
Ancora una volta mi dico: a chi interessa tutto ciò, sono solo io che ho di questi pensieri?
Come d’improvviso il cielo grigio sparisce e si fa largo il sole, il giorno è più luminoso e come d’incanto vengo attirato da un vocio che diventa sempre più intenso, vedo un gruppo di persone che si va sempre più ingrossando, innalzare cartelli e lanciare slogan.
vogliamo contare-vogliamo lavoro-vogliamo pulizia-più progetti-più turismo-più socialità-più feste…..
Conosco tutti, ciò mi riempie di gioia e solo in questo momento mi sto rendendo conto, che i miei pensieri sono i pensieri degli altri, e ciò che era solo il mio pensiero sta diventando una voglia di fare, di contare e di partecipare. Per se stessi e per l’intera comunità di Isola delle femmine.
Si vuole essere partecipi del bene comune, nel rispetto della nostra storia, della nostra cultura delle nostre tradizioni popolari e del nostro territorio.
Sento parlare spesso, con una certa nostalgia, delle ingegnosità artigianali dei nostri nonni nel lavorare le reti, o nel costruire e riparare delle barche particolari, della lavorazione e conservazione dei prodotti del mare per non parlare delle nostre donne che si dedicavano all’arte del ricamo, il clima di socializzazione e scambio di esperienza dell’attività lavorativa trovava il suo culmine nelle varie feste in cui si coinvolgeva l’intero paese:
La sagra del pesce, la vampa di san Giuseppe, il giorno di San Pietro (patrono dei pescatori)……….insomma si creavano le occasioni per la festa e per stare insieme.
Pensandoci bene oggi nell’era di Internet, sarebbero delle ottime risorse economiche e turistiche da utilizzare.
I miei pensieri sono come le “semenze” una tira l’altra, a proposito di turismo, mi chiedo: qual è la ricettività alberghiera e la qualità dei servizi ad Isola?
Siamo consci delle nostre potenzialità e responsabilità del nostro presente.
La voglia di fare e di chiedere.
Oggi è successo! E’ nata una nuova coscienza che intende dare forma organizzativa a ciò che è un nostro pensiero comune.
Il nostro futuro è oggi!!!!
Pino Ciampolillo
http://www.isolapulita.it
Isola delle Femmine “Sono incazzato nero e tutto questo non lo accetterò più”
IL NOSTRO VAFFA-DAY
Ho ritrovato tra le mie carte questi pensieri scritti tanti e tanti anni fa, sono stato tentato di rivederli.
Ho fatto una riflessione: Non vi è alcun bisogno di cambiare lo scritto visto che i personaggi dei miei pensieri sono sempre i medesimi, se non loro direttamente i loro figli o nipoti.
I loro comportamenti non sono cambiati, continuano a non pianificare a non programmare a non prospettare a non rispettare la cosa pubblica a non interloquire con i cittadini.
Continuano invece ad aggredire il nostro territorio: A Isola delle Femmine non abbiamo più un fazzoletto di terra dove rinfrancarci dalle esalazioni della Italcementi oppure quietare le nostre orecchie dai continui rumori della Italcementi.
Non abbiamo più un fazzoletto di terra ad Isola delle Femmine, ove poter portare i nostri bambini a giocare e respirare aria pulita.
Non vi è alcun bisogno di cambiare lo scritto almeno sino a quando non riusciamo a prenderci i nostri spazi di libertà e ad urlargli tutti i nostri VAFFA.
Non vi è alcun bisogno di cambiare lo scritto almeno sino a quando non li avremo mandati tutti a casa e senza alcuna possibilità di replica.
Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che hanno autorizzato dei programmi costruttivi a ridosso di aziende considerati per legge insalubri, mettendo così a repentaglio la salute dei CITTADINI.
Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che hanno concesso alla Italcementi il permesso di costruire un deposito di “carbonile”. risultato poi essere un deposito di PET-COKE, così come documentato dai sopralluoghi dell’ARPA oltre che dai carabinieri e dalla magistratura, intervenute a salvaguardia della salute dei CITTADINI.
Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che hanno concesso permessi costruttivi in aree a destinazione di pubblica utilità.Cosi come risulta dalle cartine del P.R.G.
Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che omettendo la loro azione di controllo del territorio hanno di fatto permesso azioni di abusivismo edilizio. Come risulta dagli atti dell’Ufficio Tecnico Comunale.
Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che continuano a dire “Io non c’ero e se c’ero dormivo” “Io non lo conosco” “Io sono nuovo” “Non è mia la responsabilità ma del tecnico, IO sono il politico e non posso intervenire sul tecnico” e via dicendo…………
Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che continuano ad ignorare: ” le amministrazioni rendono noti,mediante inserimento nelle proprie banche dati accessibili al pubblico per via telematica, gli elenchi dei propri consulenti indicando l’oggetto, la durata ed il compenso dell’incaricato”
Tutto ciò in attuazione del principio di trasparenza, l’art.53, comma 14, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, così come integrato dal decreto legge 4 luglio 2006,n. 223,convertito in legge 4 agosto 2066 n. 248.
Ha ancora senso che Voi diciate:
“Così si entra nella privacy….io non ricordavo nemmeno più….chi gli ha passato quelle carte……” (veramente DEMENZIALE. DIMETTITI che non reggi il passo. Un Consiglio: entra in FEELING ovvero entra nel merito o meglio in argomento!)
“Io non c’ero e se c’ero dormivo” “Io non lo conosco” “Io sono nuovo”
“Non è mia la responsabilità ma del tecnico, IO sono il politico e non posso intervenire sul tecnico” e via dicendo…………
Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che per le loro cariche istituzionali, non hanno mai presentato una denuncia del loro stato patrimoniale , eludendo così leggi regolamenti e normative FISCALI VIGENTI anche per LORO.
Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che mentono sapendo di mentire allo scopo di non assumersi le proprie responsabilità oltre che a difendere il PROPRIO INTERESSE PERSONALE di FAMIGLIA O DI CASTA.
Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che non hanno dato pratica attuazione della delibera del consiglio comunale: PASSAGGIO A 36 ORE PER TUTTI I DIPENDENTI.
Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che anche il momento tragico quale un lutto lo trasformano in un’occasione di contrattazione e di scambio di raccomandazioni e favori.
Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che gestiscono “politicamente” i ruoli dei costi di costruzione, oneri di urbanizzazione tributi e tasse varie. E’ ormai diventata famosa la battuta, dell’impiegato responsabile della comunicazione con i contribuenti:
“Totò a che lettera sei arrivato?”
“questa lettera saltala che c’è………,
per favore anche questa saltala che c’è…scusa salta anche questa lettera” l’impiegato Totò come al solito ironico dice al suo interlocutore
“per fare più in fretta mi dici tutte le lettere da saltare?”
(tratto dal film Totò con Aldo Fabrizi)
Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che non utilizzando le risorse professionali di cui è dotata la pubblica amministrazione preferisce affidare incarichi di consulenze.
Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che utilizzano le pubbliche risorse economiche per crearsi la corte dei Consulenti.
Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che per diventare amministratori diventano disoccupati cedendo le loro attività.
Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che hanno dominato e continuano a dominare le coscienze di NOI ISOLANI.
Mandare a casa tutti questi signori che hanno umiliato qualsiasi tentativo di CRITICA.
Mandare a casa tutti questi signori che ci vogliono indurre al silenzio. NOI, non volendoci autocostringerci ad essere OMERTOSI URLIAMO il NOSTRO VAFFA e nel frattempo raccogliamo oltre TRECENTOMILA FIRME in poche ore.
PER LA NOSTRA SALUTE PER LA NOSTRA FELICITA’ PER IL NOSTRO BENESSERE PER LA NOSTRA ECONOMIA
PER IL NOSTRO SVILUPPO PER LA NOSTRA INTELLIGENZA URGE MANDARE A CASA TUTTI QUEI SIGNORI CHE: GUARDANO IL DITO CHE INDICA LA LUNA
Comitato Cittadino Isola Pulita
Per il Signor Sindaco Professore Portobello in quanto giorno 8 settembre era in A
LA RINASCITA DI ISOLA DELLE FEMMINE: E’ SUCCESSO!
Era uno dei soliti giorni in cui i pensieri affollavano la mia mente. Il cielo era grigio.
Nonostante avessi dormito a sufficienza mi alzai già stanco, sapevo che sarebbe stata una delle solite giornate in cui mi sarei lasciato vivere!
Se da una parte non me ne facevo un cruccio, dall’altra osservare la moltitudine dei pensieri che vagavano nella mia mente non mi faceva vivere bene il “fare niente”.
Assorto nei miei pensieri, passeggiavo per le strade di isola, i miei ricordi andavano ai grandi progetti di quando frequentavo l’università:
Cio che sarei stato! Sarei diventato una persona importante!
Avrei conosciuto tante persone di culture diverse, perche’ il nostro paese mi dicevano ha una forte vocazione turistica! INSOMMA, avrei avuto un futuro.
Oggi non so, in termini temporali quando questo futuro verrà.
Ciò che di certo ho conseguito è la mia brillante laurea.
Ricordo ancora le parole di mio padre e mia madre:
“stai facendo un investimento sul tuo futuro, i sacrifici economici, le difficoltà che trovi nell’organizzazione dell’università, il problema dei trasporti per raggiungere Palermo per una qualsiasi necessità oltre che per frequentare l’università, l’umiliazione di dipendere economicamente dalla famiglia. tutto ciò ti sarà un giorno ripagato dalla società”.
Sono in via Falcone, quando sono riportato alla realtà dall’abbaiare dei cani randagi (sono trascorsi parecchi anni da quando abbiamo fatto una protesta perché il gran numero di cani randagi che avevano invaso il paese, ci avevano portato le zecche).
Nel cercare di evitare di essere aggredito dai cani mi rendo conto dello stato di degrado che mi circonda, per un attimo ho pensato ad una sorta di discarica pubblica. non essendo questo posto un’eccezione devo decidermi a fotografare i tanti posti simili che si trovano ad Isola.
per l’ennesima volta mi dico bisognerebbe agire, fare qualcosa, ma sono solo io che ho questa coscienza, nessuno capirebbe.
Sono sul lungomare e come facevo da bimbo cerco di individuare il punto in il cielo si congiunge con il mare, sono distratto dall’urlo di un ragazzo che è caduto dalla moto a causa di una buca del manto stradale, purtroppo il manto stradale delle vie di Isola sono piene di buche, nel volgere l’attenzione a ciò che era avvenuto mi rendo conto dello stato di desolazione ed abbandono di tutta la costa.
Ricordo i tanti sogni che facevamo da ragazzi, su noi che avremmo valorizzato questa gran risorsa, come avremmo potuto rendere questo posto il nostro posto, come avremmo potuto renderlo ospitale con i tanti turisti in cerca di queste isole felici, sognavamo le opportunità di lavoro che avremmo potuto crearci.
Ma dove sono quei ragazzi con cui sognavo tutto questo?
Molto spesso sono preso da questi stati d’animo che io definisco “solitudine sociale”, uno stato d’impotenza, il non avere dei punti di riferimento con cui discutere ed affrontare le tante problematiche che affliggono e mettono in uno stato di umiliazione l’intera comunità di Isola.
Il palazzo luogo deputato a gestire e risolvere le tante questioni sembra essere molto lontano da noi.
affronto spesso con mio padre di questi argomenti, di come vivere meglio il nostro paese.
Lui mi dice: “in passato in assenza di leggi i cittadini tentavano, magari attraverso le conoscenze, di affrontare individualmente ciò che più gli stava a cuore e ciò che otteneva, rappresentava il “favore della persona importante”. Ma dopo anni di lotte i cittadini si sono conquistati degli strumenti che permettono loro il riconoscimento alla partecipazione, alla conoscenza oltre al coinvolgimento nella gestione della cosa pubblica. Vedasi: lo statuto comunale, le leggi sulla trasparenza e sulla conoscenza di ciò che decide il palazzo….inoltre il palazzo assiste e supporta i cittadini nelle più svariate iniziative: culturali-progettuali-imprenditoriali-ricreative e a tale scopo che sono stati istituiti: lo sportello unico, l’informagiovani….
Voglio dirti ancora una cosa importante: noi abbiamo ancora l’idea che il comune sia un’ente esclusivamente assistenziale. no! Ora il comune oltre a difendere le fasce deboli della popolazione promuove anche lo sviluppo economico sociale e culturale della comunità, il tutto in un’ottica di programmazione e di pianificazione.
Ora ti è chiaro che per ottenere qualcosa non vi è più bisogno di rivolgersi a quella persona (importante). Verifica pure se tutto ciò che ti ho detto corrisponde alla realtà”.
Mi dico!!! Sarà vero tutto ciò, che mi dice mio padre?
Ancora una volta mi dico: a chi interessa tutto ciò, sono solo io che ho di questi pensieri?
Come d’improvviso il cielo grigio sparisce e si fa largo il sole, il giorno è più luminoso e come d’incanto vengo attirato da un vocio che diventa sempre più intenso, vedo un gruppo di persone che si va sempre più ingrossando, innalzare cartelli e lanciare slogan.
vogliamo contare-vogliamo lavoro-vogliamo pulizia-più progetti-più turismo-più socialità-più feste…..
Conosco tutti, ciò mi riempie di gioia e solo in questo momento mi sto rendendo conto, che i miei pensieri sono i pensieri degli altri, e ciò che era solo il mio pensiero sta diventando una voglia di fare, di contare e di partecipare. Per se stessi e per l’intera comunità di Isola delle femmine.
Si vuole essere partecipi del bene comune, nel rispetto della nostra storia, della nostra cultura delle nostre tradizioni popolari e del nostro territorio.
Sento parlare spesso, con una certa nostalgia, delle ingegnosità artigianali dei nostri nonni nel lavorare le reti, o nel costruire e riparare delle barche particolari, della lavorazione e conservazione dei prodotti del mare per non parlare delle nostre donne che si dedicavano all’arte del ricamo, il clima di socializzazione e scambio di esperienza dell’attività lavorativa trovava il suo culmine nelle varie feste in cui si coinvolgeva l’intero paese:
La sagra del pesce, la vampa di san Giuseppe, il giorno di San Pietro (patrono dei pescatori)……….insomma si creavano le occasioni per la festa e per stare insieme.
Pensandoci bene oggi nell’era di Internet, sarebbero delle ottime risorse economiche e turistiche da utilizzare.
I miei pensieri sono come le “semenze” una tira l’altra, a proposito di turismo, mi chiedo: qual è la ricettività alberghiera e la qualità dei servizi ad Isola?
Siamo consci delle nostre potenzialità e responsabilità del nostro presente.
La voglia di fare e di chiedere.
Oggi è successo! E’ nata una nuova coscienza che intende dare forma organizzativa a ciò che è un nostro pensiero comune.
Il nostro futuro è oggi!!!!
Pino Ciampolillo
http://www.isolapulita.it
Isola delle Femmine “Sono incazzato nero e tutto questo non lo accetterò più”
IL NOSTRO VAFFA-DAY
Ho ritrovato tra le mie carte questi pensieri scritti tanti e tanti anni fa, sono stato tentato di rivederli.
Ho fatto una riflessione: Non vi è alcun bisogno di cambiare lo scritto visto che i personaggi dei miei pensieri sono sempre i medesimi, se non loro direttamente i loro figli o nipoti.
I loro comportamenti non sono cambiati, continuano a non pianificare a non programmare a non prospettare a non rispettare la cosa pubblica a non interloquire con i cittadini.
Continuano invece ad aggredire il nostro territorio: A Isola delle Femmine non abbiamo più un fazzoletto di terra dove rinfrancarci dalle esalazioni della Italcementi oppure quietare le nostre orecchie dai continui rumori della Italcementi.
Non abbiamo più un fazzoletto di terra ad Isola delle Femmine, ove poter portare i nostri bambini a giocare e respirare aria pulita.
Non vi è alcun bisogno di cambiare lo scritto almeno sino a quando non riusciamo a prenderci i nostri spazi di libertà e ad urlargli tutti i nostri VAFFA.
Non vi è alcun bisogno di cambiare lo scritto almeno sino a quando non li avremo mandati tutti a casa e senza alcuna possibilità di replica.
Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che hanno autorizzato dei programmi costruttivi a ridosso di aziende considerati per legge insalubri, mettendo così a repentaglio la salute dei CITTADINI.
Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che hanno concesso alla Italcementi il permesso di costruire un deposito di “carbonile”. risultato poi essere un deposito di PET-COKE, così come documentato dai sopralluoghi dell’ARPA oltre che dai carabinieri e dalla magistratura, intervenute a salvaguardia della salute dei CITTADINI.
Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che hanno concesso permessi costruttivi in aree a destinazione di pubblica utilità.Cosi come risulta dalle cartine del P.R.G.
Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che omettendo la loro azione di controllo del territorio hanno di fatto permesso azioni di abusivismo edilizio. Come risulta dagli atti dell’Ufficio Tecnico Comunale.
Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che continuano a dire “Io non c’ero e se c’ero dormivo” “Io non lo conosco” “Io sono nuovo” “Non è mia la responsabilità ma del tecnico, IO sono il politico e non posso intervenire sul tecnico” e via dicendo…………
Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che continuano ad ignorare: ” le amministrazioni rendono noti,mediante inserimento nelle proprie banche dati accessibili al pubblico per via telematica, gli elenchi dei propri consulenti indicando l’oggetto, la durata ed il compenso dell’incaricato”
Tutto ciò in attuazione del principio di trasparenza, l’art.53, comma 14, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, così come integrato dal decreto legge 4 luglio 2006,n. 223,convertito in legge 4 agosto 2066 n. 248.
Ha ancora senso che Voi diciate:
“Così si entra nella privacy….io non ricordavo nemmeno più….chi gli ha passato quelle carte……” (veramente DEMENZIALE. DIMETTITI che non reggi il passo. Un Consiglio: entra in FEELING ovvero entra nel merito o meglio in argomento!)
“Io non c’ero e se c’ero dormivo” “Io non lo conosco” “Io sono nuovo”
“Non è mia la responsabilità ma del tecnico, IO sono il politico e non posso intervenire sul tecnico” e via dicendo…………
Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che per le loro cariche istituzionali, non hanno mai presentato una denuncia del loro stato patrimoniale , eludendo così leggi regolamenti e normative FISCALI VIGENTI anche per LORO.
Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che mentono sapendo di mentire allo scopo di non assumersi le proprie responsabilità oltre che a difendere il PROPRIO INTERESSE PERSONALE di FAMIGLIA O DI CASTA.
Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che non hanno dato pratica attuazione della delibera del consiglio comunale: PASSAGGIO A 36 ORE PER TUTTI I DIPENDENTI.
Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che anche il momento tragico quale un lutto lo trasformano in un’occasione di contrattazione e di scambio di raccomandazioni e favori.
Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che gestiscono “politicamente” i ruoli dei costi di costruzione, oneri di urbanizzazione tributi e tasse varie. E’ ormai diventata famosa la battuta, dell’impiegato responsabile della comunicazione con i contribuenti:
“Totò a che lettera sei arrivato?”
“questa lettera saltala che c’è………,
per favore anche questa saltala che c’è…scusa salta anche questa lettera” l’impiegato Totò come al solito ironico dice al suo interlocutore
“per fare più in fretta mi dici tutte le lettere da saltare?”
(tratto dal film Totò con Aldo Fabrizi)
Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che non utilizzando le risorse professionali di cui è dotata la pubblica amministrazione preferisce affidare incarichi di consulenze.
Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che utilizzano le pubbliche risorse economiche per crearsi la corte dei Consulenti.
Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che per diventare amministratori diventano disoccupati cedendo le loro attività.
Mandare a casa immediatamente tutti quei signori che hanno dominato e continuano a dominare le coscienze di NOI ISOLANI.
Mandare a casa tutti questi signori che hanno umiliato qualsiasi tentativo di CRITICA.
Mandare a casa tutti questi signori che ci vogliono indurre al silenzio. NOI, non volendoci autocostringerci ad essere OMERTOSI URLIAMO il NOSTRO VAFFA e nel frattempo raccogliamo oltre TRECENTOMILA FIRME in poche ore.
PER LA NOSTRA SALUTE PER LA NOSTRA FELICITA’ PER IL NOSTRO BENESSERE PER LA NOSTRA ECONOMIA
PER IL NOSTRO SVILUPPO PER LA NOSTRA INTELLIGENZA URGE MANDARE A CASA TUTTI QUEI SIGNORI CHE: GUARDANO IL DITO CHE INDICA LA LUNA
Comitato Cittadino Isola Pulita
Per il Signor Sindaco Professore Portobello in quanto giorno 8 settembre era in A
LA RINASCITA DI ISOLA DELLE FEMMINE: E’ SUCCESSO!
Era uno dei soliti giorni in cui i pensieri affollavano la mia mente. Il cielo era grigio.
Nonostante avessi dormito a sufficienza mi alzai già stanco, sapevo che sarebbe stata una delle solite giornate in cui mi sarei lasciato vivere!
Se da una parte non me ne facevo un cruccio, dall’altra osservare la moltitudine dei pensieri che vagavano nella mia mente non mi faceva vivere bene il “fare niente”.
Assorto nei miei pensieri, passeggiavo per le strade di isola, i miei ricordi andavano ai grandi progetti di quando frequentavo l’università:
Cio che sarei stato! Sarei diventato una persona importante!
Avrei conosciuto tante persone di culture diverse, perche’ il nostro paese mi dicevano ha una forte vocazione turistica! INSOMMA, avrei avuto un futuro.
Oggi non so, in termini temporali quando questo futuro verrà.
Ciò che di certo ho conseguito è la mia brillante laurea.
Ricordo ancora le parole di mio padre e mia madre:
“stai facendo un investimento sul tuo futuro, i sacrifici economici, le difficoltà che trovi nell’organizzazione dell’università, il problema dei trasporti per raggiungere Palermo per una qualsiasi necessità oltre che per frequentare l’università, l’umiliazione di dipendere economicamente dalla famiglia. tutto ciò ti sarà un giorno ripagato dalla società”.
Sono in via Falcone, quando sono riportato alla realtà dall’abbaiare dei cani randagi (sono trascorsi parecchi anni da quando abbiamo fatto una protesta perché il gran numero di cani randagi che avevano invaso il paese, ci avevano portato le zecche).
Nel cercare di evitare di essere aggredito dai cani mi rendo conto dello stato di degrado che mi circonda, per un attimo ho pensato ad una sorta di discarica pubblica. non essendo questo posto un’eccezione devo decidermi a fotografare i tanti posti simili che si trovano ad Isola.
per l’ennesima volta mi dico bisognerebbe agire, fare qualcosa, ma sono solo io che ho questa coscienza, nessuno capirebbe.
Sono sul lungomare e come facevo da bimbo cerco di individuare il punto in il cielo si congiunge con il mare, sono distratto dall’urlo di un ragazzo che è caduto dalla moto a causa di una buca del manto stradale, purtroppo il manto stradale delle vie di Isola sono piene di buche, nel volgere l’attenzione a ciò che era avvenuto mi rendo conto dello stato di desolazione ed abbandono di tutta la costa.
Ricordo i tanti sogni che facevamo da ragazzi, su noi che avremmo valorizzato questa gran risorsa, come avremmo potuto rendere questo posto il nostro posto, come avremmo potuto renderlo ospitale con i tanti turisti in cerca di queste isole felici, sognavamo le opportunità di lavoro che avremmo potuto crearci.
Ma dove sono quei ragazzi con cui sognavo tutto questo?
Molto spesso sono preso da questi stati d’animo che io definisco “solitudine sociale”, uno stato d’impotenza, il non avere dei punti di riferimento con cui discutere ed affrontare le tante problematiche che affliggono e mettono in uno stato di umiliazione l’intera comunità di Isola.
Il palazzo luogo deputato a gestire e risolvere le tante questioni sembra essere molto lontano da noi.
affronto spesso con mio padre di questi argomenti, di come vivere meglio il nostro paese.
Lui mi dice: “in passato in assenza di leggi i cittadini tentavano, magari attraverso le conoscenze, di affrontare individualmente ciò che più gli stava a cuore e ciò che otteneva, rappresentava il “favore della persona importante”. Ma dopo anni di lotte i cittadini si sono conquistati degli strumenti che permettono loro il riconoscimento alla partecipazione, alla conoscenza oltre al coinvolgimento nella gestione della cosa pubblica. Vedasi: lo statuto comunale, le leggi sulla trasparenza e sulla conoscenza di ciò che decide il palazzo….inoltre il palazzo assiste e supporta i cittadini nelle più svariate iniziative: culturali-progettuali-imprenditoriali-ricreative e a tale scopo che sono stati istituiti: lo sportello unico, l’informagiovani….
Voglio dirti ancora una cosa importante: noi abbiamo ancora l’idea che il comune sia un’ente esclusivamente assistenziale. no! Ora il comune oltre a difendere le fasce deboli della popolazione promuove anche lo sviluppo economico sociale e culturale della comunità, il tutto in un’ottica di programmazione e di pianificazione.
Ora ti è chiaro che per ottenere qualcosa non vi è più bisogno di rivolgersi a quella persona (importante). Verifica pure se tutto ciò che ti ho detto corrisponde alla realtà”.
Mi dico!!! Sarà vero tutto ciò, che mi dice mio padre?
Ancora una volta mi dico: a chi interessa tutto ciò, sono solo io che ho di questi pensieri?
Come d’improvviso il cielo grigio sparisce e si fa largo il sole, il giorno è più luminoso e come d’incanto vengo attirato da un vocio che diventa sempre più intenso, vedo un gruppo di persone che si va sempre più ingrossando, innalzare cartelli e lanciare slogan.
vogliamo contare-vogliamo lavoro-vogliamo pulizia-più progetti-più turismo-più socialità-più feste…..
Conosco tutti, ciò mi riempie di gioia e solo in questo momento mi sto rendendo conto, che i miei pensieri sono i pensieri degli altri, e ciò che era solo il mio pensiero sta diventando una voglia di fare, di contare e di partecipare. Per se stessi e per l’intera comunità di Isola delle femmine.
Si vuole essere partecipi del bene comune, nel rispetto della nostra storia, della nostra cultura delle nostre tradizioni popolari e del nostro territorio.
Sento parlare spesso, con una certa nostalgia, delle ingegnosità artigianali dei nostri nonni nel lavorare le reti, o nel costruire e riparare delle barche particolari, della lavorazione e conservazione dei prodotti del mare per non parlare delle nostre donne che si dedicavano all’arte del ricamo, il clima di socializzazione e scambio di esperienza dell’attività lavorativa trovava il suo culmine nelle varie feste in cui si coinvolgeva l’intero paese:
La sagra del pesce, la vampa di san Giuseppe, il giorno di San Pietro (patrono dei pescatori)……….insomma si creavano le occasioni per la festa e per stare insieme.
Pensandoci bene oggi nell’era di Internet, sarebbero delle ottime risorse economiche e turistiche da utilizzare.
I miei pensieri sono come le “semenze” una tira l’altra, a proposito di turismo, mi chiedo: qual è la ricettività alberghiera e la qualità dei servizi ad Isola?
Siamo consci delle nostre potenzialità e responsabilità del nostro presente.
La voglia di fare e di chiedere.
Oggi è successo! E’ nata una nuova coscienza che intende dare forma organizzativa a ciò che è un nostro pensiero comune.
Il nostro futuro è oggi!!!!
Pino Ciampolillo
http://www.isolapulita.it
Interrogazione a risposta scritta 4-03570
presentata da ANGELA NAPOLI venerdì 19 luglio 2002 nella seduta n.180
ANGELA NAPOLI. – Al Ministro dell’interno, al Ministro della giustizia. – Per sapere – premesso che:
fin dal 1999 parlamentari di Alleanza Nazionale hanno presentato atti ispettivi per richiedere interventi adeguati al ripristino della legalità, contro le infiltrazioni mafiose, presso amministrazione comunale di Isola delle Femmine;
nonostante fin dal giugno del 2000, dopo particolari indagini, siano stati comprovati rapporti di parentela e di amicizia tra amministratori del comune in questione ed esponenti della criminalità organizzata del luogo, il prefetto di Palermo non ha inteso disporre l’accesso previsto dal decreto ministeriale del 23 dicembre 1992;
con lettera datata 13 settembre 2001 l’Associazione «Nuova Torre», rappresentata nel consiglio comunale di Isola delle Femmine, ha ribadito, al Ministro dell’interno pro-tempore le denunzie contenute nelle interrogazioni parlamentari presentate da altri deputati di Alleanza Nazionale, dando notizia di appoggi malavitosi profusi nei confronti dell’attuale sindaco durante le ultime elezioni amministrative del 24 giugno 2001;
va ricordato che nella giunta comunale di quel comune c’è stato, con delega ai lavori pubblici, il cognato di un noto personaggio arrestato con l’imputazione di associazione mafiosa nel contesto di una indagine volta a ricostruire la nuova mappa delle cosche palermitane;
sembrerebbe che parenti dell’assessore in questione, poi dimessosi, e del presunto boss Pietro Bruno, individuato dagli inquirenti come capo zona di fiducia del boss superlatitante Bernardo Provenzano, dirigano presso il comune di Isola delle Femmine gli uffici anagrafe, elettorale, leva e segreteria, il che agevolerebbe l’assessore dimissionario ed il presunto boss mafioso ad acquisire ruoli preponderanti nella trattazione d’affari politiche edilizie;
con lettera datata 8 gennaio 2002, il gruppo consiliare «Nuova Torre» di Isola delle Femmine ha segnalato al prefetto di Palermo l’omissione posta in essere dal sindaco del comune in ordine al rilascio dell’illegittima autorizzazione edilizia ex articolo 13, legge n. 47 del 1985, protocollo n. 827/Cc del 20 maggio 1999 (all’ex vice sindaco, oggi presidente del consiglio comunale) in assenza di N.O. della Soprintendenza ai beni culturali ed ambientali di Palermo ed il cui carteggio è già in possesso della Prefettura;
sempre il gruppo consiliare «Nuova Torre» con lettera datata 6 giugno 2002 ha ancora trasmesso, al prefetto di Palermo, il prospetto di n. 10 concessioni edilizie rilasciate, in costante violazione delle norme vigenti in materia, in favore di assessori, componenti o parenti dell’attuale maggioranza consiliare;
al prospetto citato è possibile evincere il rilascio della concessione edilizia n. 21 del 2001 del 14 maggio 2001 ai signori Puccio Rosaria Maria, Domenica e Salvatore, con istanza presentata, dal dichiarato procuratore Pomiero Giuseppe, e dalla concessione edilizia n. 13 del 2000 del 7 giugno 2000 alla signora Cataldo Rosaria, ma i relativi provvedimenti della Soprintendenza ai beni culturali ed ambientali e del Genio Civile sono intestati a Pomiero Giuseppe;
i nomi di Pomiero Giuseppe, così come quello del citato boss Pietro Bruno, risultano tra i soggetti economici ai quali è stata effettuata la confisca di beni illeciti, il cui elenco generale è stato allegato alla relazione della Commissione Parlamentare sul fenomeno della Mafia nella IX legislatura presentata alla Presidenza delle Camere il 16 aprile 1985 -:
se, verificate le gravi notizie esposte dall’interrogante, non ritengano necessario ed urgente avviare le procedure per lo scioglimento del consiglio comunale di Isola delle Femmine. (4-03570)
Interrogazione a risposta scritta 4-03570
presentata da ANGELA NAPOLI venerdì 19 luglio 2002 nella seduta n.180
ANGELA NAPOLI. – Al Ministro dell’interno, al Ministro della giustizia. – Per sapere – premesso che:
fin dal 1999 parlamentari di Alleanza Nazionale hanno presentato atti ispettivi per richiedere interventi adeguati al ripristino della legalità, contro le infiltrazioni mafiose, presso amministrazione comunale di Isola delle Femmine;
nonostante fin dal giugno del 2000, dopo particolari indagini, siano stati comprovati rapporti di parentela e di amicizia tra amministratori del comune in questione ed esponenti della criminalità organizzata del luogo, il prefetto di Palermo non ha inteso disporre l’accesso previsto dal decreto ministeriale del 23 dicembre 1992;
con lettera datata 13 settembre 2001 l’Associazione «Nuova Torre», rappresentata nel consiglio comunale di Isola delle Femmine, ha ribadito, al Ministro dell’interno pro-tempore le denunzie contenute nelle interrogazioni parlamentari presentate da altri deputati di Alleanza Nazionale, dando notizia di appoggi malavitosi profusi nei confronti dell’attuale sindaco durante le ultime elezioni amministrative del 24 giugno 2001;
va ricordato che nella giunta comunale di quel comune c’è stato, con delega ai lavori pubblici, il cognato di un noto personaggio arrestato con l’imputazione di associazione mafiosa nel contesto di una indagine volta a ricostruire la nuova mappa delle cosche palermitane;
sembrerebbe che parenti dell’assessore in questione, poi dimessosi, e del presunto boss Pietro Bruno, individuato dagli inquirenti come capo zona di fiducia del boss superlatitante Bernardo Provenzano, dirigano presso il comune di Isola delle Femmine gli uffici anagrafe, elettorale, leva e segreteria, il che agevolerebbe l’assessore dimissionario ed il presunto boss mafioso ad acquisire ruoli preponderanti nella trattazione d’affari politiche edilizie;
con lettera datata 8 gennaio 2002, il gruppo consiliare «Nuova Torre» di Isola delle Femmine ha segnalato al prefetto di Palermo l’omissione posta in essere dal sindaco del comune in ordine al rilascio dell’illegittima autorizzazione edilizia ex articolo 13, legge n. 47 del 1985, protocollo n. 827/Cc del 20 maggio 1999 (all’ex vice sindaco, oggi presidente del consiglio comunale) in assenza di N.O. della Soprintendenza ai beni culturali ed ambientali di Palermo ed il cui carteggio è già in possesso della Prefettura;
sempre il gruppo consiliare «Nuova Torre» con lettera datata 6 giugno 2002 ha ancora trasmesso, al prefetto di Palermo, il prospetto di n. 10 concessioni edilizie rilasciate, in costante violazione delle norme vigenti in materia, in favore di assessori, componenti o parenti dell’attuale maggioranza consiliare;
al prospetto citato è possibile evincere il rilascio della concessione edilizia n. 21 del 2001 del 14 maggio 2001 ai signori Puccio Rosaria Maria, Domenica e Salvatore, con istanza presentata, dal dichiarato procuratore Pomiero Giuseppe, e dalla concessione edilizia n. 13 del 2000 del 7 giugno 2000 alla signora Cataldo Rosaria, ma i relativi provvedimenti della Soprintendenza ai beni culturali ed ambientali e del Genio Civile sono intestati a Pomiero Giuseppe;
i nomi di Pomiero Giuseppe, così come quello del citato boss Pietro Bruno, risultano tra i soggetti economici ai quali è stata effettuata la confisca di beni illeciti, il cui elenco generale è stato allegato alla relazione della Commissione Parlamentare sul fenomeno della Mafia nella IX legislatura presentata alla Presidenza delle Camere il 16 aprile 1985 -:
se, verificate le gravi notizie esposte dall’interrogante, non ritengano necessario ed urgente avviare le procedure per lo scioglimento del consiglio comunale di Isola delle Femmine. (4-03570)
Interrogazione a risposta scritta 4-03570
presentata da ANGELA NAPOLI venerdì 19 luglio 2002 nella seduta n.180
ANGELA NAPOLI. – Al Ministro dell’interno, al Ministro della giustizia. – Per sapere – premesso che:
fin dal 1999 parlamentari di Alleanza Nazionale hanno presentato atti ispettivi per richiedere interventi adeguati al ripristino della legalità, contro le infiltrazioni mafiose, presso amministrazione comunale di Isola delle Femmine;
nonostante fin dal giugno del 2000, dopo particolari indagini, siano stati comprovati rapporti di parentela e di amicizia tra amministratori del comune in questione ed esponenti della criminalità organizzata del luogo, il prefetto di Palermo non ha inteso disporre l’accesso previsto dal decreto ministeriale del 23 dicembre 1992;
con lettera datata 13 settembre 2001 l’Associazione «Nuova Torre», rappresentata nel consiglio comunale di Isola delle Femmine, ha ribadito, al Ministro dell’interno pro-tempore le denunzie contenute nelle interrogazioni parlamentari presentate da altri deputati di Alleanza Nazionale, dando notizia di appoggi malavitosi profusi nei confronti dell’attuale sindaco durante le ultime elezioni amministrative del 24 giugno 2001;
va ricordato che nella giunta comunale di quel comune c’è stato, con delega ai lavori pubblici, il cognato di un noto personaggio arrestato con l’imputazione di associazione mafiosa nel contesto di una indagine volta a ricostruire la nuova mappa delle cosche palermitane;
sembrerebbe che parenti dell’assessore in questione, poi dimessosi, e del presunto boss Pietro Bruno, individuato dagli inquirenti come capo zona di fiducia del boss superlatitante Bernardo Provenzano, dirigano presso il comune di Isola delle Femmine gli uffici anagrafe, elettorale, leva e segreteria, il che agevolerebbe l’assessore dimissionario ed il presunto boss mafioso ad acquisire ruoli preponderanti nella trattazione d’affari politiche edilizie;
con lettera datata 8 gennaio 2002, il gruppo consiliare «Nuova Torre» di Isola delle Femmine ha segnalato al prefetto di Palermo l’omissione posta in essere dal sindaco del comune in ordine al rilascio dell’illegittima autorizzazione edilizia ex articolo 13, legge n. 47 del 1985, protocollo n. 827/Cc del 20 maggio 1999 (all’ex vice sindaco, oggi presidente del consiglio comunale) in assenza di N.O. della Soprintendenza ai beni culturali ed ambientali di Palermo ed il cui carteggio è già in possesso della Prefettura;
sempre il gruppo consiliare «Nuova Torre» con lettera datata 6 giugno 2002 ha ancora trasmesso, al prefetto di Palermo, il prospetto di n. 10 concessioni edilizie rilasciate, in costante violazione delle norme vigenti in materia, in favore di assessori, componenti o parenti dell’attuale maggioranza consiliare;
al prospetto citato è possibile evincere il rilascio della concessione edilizia n. 21 del 2001 del 14 maggio 2001 ai signori Puccio Rosaria Maria, Domenica e Salvatore, con istanza presentata, dal dichiarato procuratore Pomiero Giuseppe, e dalla concessione edilizia n. 13 del 2000 del 7 giugno 2000 alla signora Cataldo Rosaria, ma i relativi provvedimenti della Soprintendenza ai beni culturali ed ambientali e del Genio Civile sono intestati a Pomiero Giuseppe;
i nomi di Pomiero Giuseppe, così come quello del citato boss Pietro Bruno, risultano tra i soggetti economici ai quali è stata effettuata la confisca di beni illeciti, il cui elenco generale è stato allegato alla relazione della Commissione Parlamentare sul fenomeno della Mafia nella IX legislatura presentata alla Presidenza delle Camere il 16 aprile 1985 -:
se, verificate le gravi notizie esposte dall’interrogante, non ritengano necessario ed urgente avviare le procedure per lo scioglimento del consiglio comunale di Isola delle Femmine. (4-03570)