La banconota da 500 euro aiuta la ‘ndrangheta e le altre organizzazioni criminali e dunque va tolta dalla circolazione. E’ il senso della richiesta avanzata dalla Commissione contro la ‘ndrangheta della Calabria costituita all’interno del Consiglio regionale che nei giorni scorsi ha approvato un ordine del giorno per chiedere il ritiro del corso legale delle banconote da 500 euro.
«L’abolizione del taglio di banconote da 500 euro – ha sostenuto il presidente dell’organismo Salvatore Magarò, che è il promotore del documento, condiviso e sottoscritto anche dagli altri componenti della commissione – rappresenta una misura realmente efficace e immediatamente applicabile per combattere l’evasione fiscale ma, soprattutto, per contrastare le attività di riciclaggio della ‘ndrangheta e delle altre mafie di livello internazionale. L’uso delle banconote da 500 euro infatti, consente di spostare agevolmente notevoli ricchezze. Basti pensare che in un pacchetto di sigarette possono essere occultati fino a 20mila euro e che basta una normale valigetta per stipare svariati milioni di euro. Recenti studi condotti da massimi esperti in materia economica, hanno accertato che il 90% delle banconote da 500 euro emesse dalla Banca centrale europea sono detenute dalle organizzazioni criminali, tanto da indurre sia il Regno Unito che il Canada ad adottare una misura che ne vieta l’importazione. Per questo ho proposto ai colleghi membri della Commissione contro la ‘ndrangheta di sottoscrivere insieme a me un ordine del giorno per impegnare il consiglio regionale a chiedere formalmente alla Bce di ritirare questo taglio di banconote».
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