C’è un nuovo scenario per la strage di Capaci che attualmente è al vaglio degli inquirenti. E’ uno scenario all’insegna delle ”false bandiere” – cioè della presenza di una doppia mano negli intendimenti e nelle modalità con cui la strage fu realizzata – ed è delineato in un libro dal titolo “Doppio livello. Come si organizza la destabilizazzione in Italia”, scritto da Stefania Limiti e pubblicato da Chiarelettere.
Oltre ad una analisi dei ”pezzi mancanti” prima e dopo la strage del 1992, anche in relazione alla stessa dinamica della esplosione, il volume ricompone molte testimonianze di magistrati, come Luca Tescaroli, che ha indagato sulla strage del 1992, e di Gianfranco Donadio, della procura nazionale antimafia, l’affermazione choc dell’avvocato di Toto’ Riina, Luca Cianferoni – ”la strage di Capaci è al 90 per cento di mafia, il resto lo hanno messo gli altri, per quella di via D’Amelio siamo al 50 e 50 per cento e per le stragi sul continente la percentuale scende vertiginosamente” – e di un anonimo ma informato ‘gladiatore’ siciliano ,un uomo ben addentro ai cosiddetti ”misteri siciliani”.
Di tutto questo si discuterà alla libreria Feltrinelli di Palermo lunedì 2 dicembre, alle ore 18,00 dove interverrà Peppino Di Lello, insieme ai giornalisti Nino Amadore e Piero Melati e all’autrice, Stefania Limiti.
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