“Mafiosi, eroi o criminali”. Una frase che non lascia spazio a terze possibilità e che investe in pieno l’immagine che cinema e televisione danno del fenomeno mafioso. Davanti a questa alternativa, parte da Palermo una riflessione a tutto campo mirata a mettere a fuoco la rappresentazione che di Cosa nostra e dei mafiosi viene fornita dal cinema e dalle fiction, con particolare riferimento al messaggio e ai modelli proposti alle giovani generazioni e alle famiglie italiane.
A questo scopo, su iniziativa del procuratore aggiunto Antonio Ingroia, del Réseau “Image of Justice” e di Giovanni Puglisi, il 26 e 27 giugno il capoluogo siciliano ospita una manifestazione internazionale, promossa dalla Fondazione Banco di Sicilia, insieme a “Images of Justice”, con il patrocinio della Fondazione “Progetto Legalità”, nel corso della quale si confronteranno magistrati impegnati in prima linea, quali Roberto Scarpinato, Fabio Licata, Gaetano Paci e Raffaele Marino, giornalisti amati dal “grande pubblico” come Enrico Mentana, registi che hanno prodotto pellicole sulla mafia, del calibro di Pasquale Scimeca, Marco Amenta e Ruggero Gabbai, critici cinematografici come Alessandro Rais, e docenti universitari italiani e stranieri, fra cui i francesi Barbara Villez e Antoine Garapon, lo scozzese Peter Robson, e gli italiani Andrea Bellavita, Gennaro Carillo, Sebastiano Gesù, Alessandra Dino, Giovanni Fiandaca, Andrea Lollini e altri ancora.
Per due giorni, magistrati, giornalisti, docenti e registi si confronteranno sugli effetti che le varie espressioni narrative hanno nel raccontare fatti e uomini di mafia: dal rischio di creare modelli distorti, alla possibilità di diffondere una maggiore coscienza civile fra i ragazzi e nelle famiglie destinatarie dei messaggi mediatici su larga scala. Nel corso della manifestazione, che avrà luogo fra la Società siciliana per la Storia Patria in piazza San Domenico e Villa Zito, sede della Fondazione Banco di Sicilia, verranno, inoltre, proiettati film e video sull’argomento.
All’inizio della due-giorni – che prenderà il via venerdì 26 giugno alle 10 nei locali della Società per la Storia Patria – saranno presentati i risultati di una dettagliata ricerca realizzata dal professor Gianni Canova, docente dello Iulm di Milano, su un campione di studenti palermitani e milanesi, con riguardo all’immagine che dei mafiosi viene fornita nelle più recenti pellicole cinematografiche.
“L’aver voluto dare vita a questa manifestazione internazionale non è un fatto casuale – sottolinea il presidente della Fondazione Banco di Sicilia, Giovanni Puglisi – ma conferma l’attenzione che poniamo verso le giovani generazioni, spesso bombardate da modelli proposti acriticamente da cinema e televisione, sui quali una riflessione va posta. E nel farlo, abbiamo voluto coinvolgere personalità di primo piano del fronte antimafia, del cinema e del mondo universitario[ad#co-9]
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