Quattro giorni a Palermo per vedere da vicino e capire come operano le cooperative sociali che lavorano sui beni confiscati e gli esercizi commerciali che aderiscono alle associazioni che promuovono il rifiuto al pagamento del pizzo e di forme diverse di illegalità: dal 20 al 23 giugno dieci giovani lavoratori di NaturaSì, provenienti da differenti città italiane, si incontrano nel capoluogo siciliano per un viaggio formativo all’insegna del biologico e della legalità.
Un’opportunità unica offerta dal marchio dei Supermercati della Natura proprio ai più giovani perché attraverso un’esperienza intensa e diretta, grazie al valore dei luoghi visitati, dei servizi ricevuti, delle persone incontrate, delle attività svolte e dei temi trattati, colgano le peculiarità del lavoro di Libera e abbiano la possibilità di fare loro e di trasmettere i valori che stanno alla base della coltivazione e della produzione di prodotti biologici Libera Terra. Perché anche questi ragazzi quotidianamente nei punti vendita offrono la loro passione per aiutare i clienti a trovare non solo i prodotti biologici certificati, bensì anche le informazioni sul loro utilizzo, sulla certificazione, sulla provenienza. E proprio per arricchire i più giovani, perché a loro volta trasmettano questo loro patrimonio ai consumatori, NaturaSì ha scelto realtà lavorative portate avanti da giovani, che, con coraggio e tenacia, realizzano il loro desiderio di una vita diversa, in un territorio complesso, per un futuro possibile attraverso l’agricoltura e la legalità. Le attività condotte dalle cooperative sociali aderenti a Libera sui beni confiscati si basano su un metodo di lavoro che coinvolge i soggetti sani del territorio, facendo del bene confiscato una risorsa per lo sviluppo dell’intero circuito socio-economico attraverso il coinvolgimento degli agricoltori e altri settori produttivi del territorio, tramite degli accordi di produzione e delle strutture artigianali che effettuano la trasformazione dei prodotti. “Gli incontri con gli agricoltori , gli agronomi, i cantinieri, come nel caso della visita ai vigneti gestiti dalla Cooperativa Pio La Torre e della Cantina Centopassi, – commenta Laura Speziale di Libera Terra Mediterraneo – con i soci fondatori, come nel caso della mattinata presso la Cooperativa Placido Rizzotto, con tutti coloro i quali quotidianamente si impegnano per la “liberazione delle terre” e nella loro restituzione ad un utilizzo sostenibile nel circuito della legalità sono momenti davvero educativi e formativi che vogliamo regalare ai nostri giovani. NaturaSì e Libera collaborano da tempo per promuovere la legalità anche grazie alla pratica dell’agricoltura biologica, attraverso iniziative a Palermo e in tutta la regione e attraverso la promozione dei prodotti Libera Terra, presenti sugli scaffali di tutti i punti vendita in Italia. Nel nostro percorso di formazione delle risorse umane non poteva mancare un’esperienza di così alto valore per trasmettere un impegno costante per liberare le terre dall’illegalità”. Una full immersion straordinaria che coinvolge dieci ragazzi provenienti da percorsi ed esperienze di studi, di lavoro e di vita diversi, ai quali NaturaSì da la possibilità di trasmettere quello che c’è veramente dietro ad un prodotto biologico: la sua nascita, il movimenti che hanno permesso si sviluppasse, la fatica della terra.
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