100 passi per ricordare Peppino Impastato, ucciso dalla mafia 34 anni fa. È questa la distanza che separa quella che era a Cinisi la casa di Impastato – ora sede dell’associazione dedicata a lui e alla mamma – dalla casa di Badalamenti, il boss mafioso che ne decretò l’omicidio. 100 passi che verranno percorsi, il 9 maggio (oggi), anniversario della morte di Peppino, dai tanti sindaci e rappresentanti delle istituzioni che hanno aderito all’iniziativa promossa da Avviso Pubblico e dall’Associazione Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato, presentata alla stampa oggi a Roma, presso la sede dell’Anci. Alla manifestazione hanno aderito anche diversi soggetti del terzo settore e del sindacato: Acli, Agesci, Arci, Cgil, Cnca, Emergency, Legambiente, Libera, Uisp.
“La manifestazione di quest’anno, intitolata ‘I 100 passi dei Sindaci’,” ha [banner network=”altervista” size=”300X250″]spiegato Giovanni Impastato, presidente di Casa Memoria Impastato, “vuole essere un riconoscimento ai sindaci e agli esponenti delle istituzioni che – in risposta alla decisione del sindaco leghista di Ponteranica, nel 2009, di eliminare ogni riferimento a Peppino dalla biblioteca comunale del paese – hanno dedicato strade, piazze e siti alla sua memoria. Inoltre, l’edizione di quest’anno intende coinvolgere maggiormente le realtà locali, a cominciare dagli studenti delle scuole, che animeranno un corteo ad hoc che confluirà poi in quello dei sindaci, degli amministratori e delle associazioni locali e nazionali che hanno aderito all’iniziativa.”
“Avviso Pubblico ha accettato la proposta lanciata da Giovanni Impastato e dall’Associazione Casa Memoria Impastato”, ha dichiarato Gabriele Santoni, vice presidente di Avviso Pubblico, “perché ritiene importante e fondamentale in un momento come questo, in cui la gente ha perso la fiducia nei confronti delle istituzioni, che gli amministratori locali che giornalmente lottano contro le mafie, si uniscano in una città simbolo come quella di Cinisi per dimostrare che si può ancora lavorare al rinnovamento del Nostro Paese. Questa iniziativa sarà un momento di crescita anche per la nostra Associazione, per continuare insieme a sostenere i valori della legalità democratica e costituzionale”. A Cinisi, nella sala del consiglio comunale intitolata proprio a Peppino Impastato, Avviso Pubblico presenterà l’8 maggio il rapporto “Amministratori sotto tiro”.
‘’La mafia toglie la libertà, toglie il futuro ai nostri giovani, toglie la democrazia e inquina l’economia, esattamente come le dittature del Novecento”, ha affermato Graziano Delrio, presidente dell’Anci. “C’è dunque bisogno di una nuova Resistenza, cioè di un’alleanza tra tutti i cittadini, le associazioni, le forze sociali e politiche per cimentarsi in questa importante battaglia. È dunque necessario che si prendano ad esempio le persone che hanno combattuto e che stanno già combattendo questa battaglia”.
“Il Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza”, ha dichiarato don Armando Zappolini, presidente del Cnca, “è impegnato da tempo nella lotta contro le mafie e contro la corruzione. È proprio l’illegalità in ogni sua forma che mina alle fondamenta il tessuto sociale. L’Italia è un paese ricco, le risorse per tutelare i diritti fondamentali delle persone ci sono, ma una parte consistente di esse viene sottratta illecitamente al benessere collettivo con la connivenza di tanti soggetti diversi.”
Alla conferenza stampa ha partecipato anche Claudio La Camera, responsabile del progetto “Un ponte per la memoria”, promosso da Casa Memoria Impastato con il sostegno della Fondazione Con il Sud. Il progetto prevede l’apposizione di due pannelli – uno presso la casa di Impastato, l’altro presso la casa di Badalamenti – e la realizzazione di due impronte sul terreno per ricordare proprio i 100 passi che separano simbolicamente due modi di essere. L’inaugurazione dei due pannelli avverrà il 9 maggio prossimo.
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