Nelle scuole di tutt’Italia scoccherà l’«ora della legalità» (da istituire con una proposta di legge d’iniziativa delle Regioni del Sud); per le aziende ci sarà un «rating antimafia», per favorire le imprese che rispettano maggiormente legalità e trasparenza, con un sistema di «premialità» nei bandi pubblici; le certificazioni antimafia rilasciate dalle Prefetture dovranno essere più tempestive, certe ed esaustive a garanzia delle scelte degli amministratori locali; nel Mezzogiorno saranno promosse iniziative comuni e condivise contro le «ecomafie», per una corretta gestione del ciclo dei rifiuti, in particolare in materia di trasporto e smaltimento dei rifiuti pericolosi e di gestione delle discariche.
[banner]Sono questi alcuni degli obiettivi qualificanti indicati nell’agenda di lavoro approvata ieri sera a Reggio Calabria, a Palazzo Campanella, dalla prima riunione dei vertici degli organismi regionali del Mezzogiorno (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) istituzionalmente finalizzati all’affermazione della legalità e al contrasto alla criminalità organizzata.
Nel documento, che ha definito una traccia di lavoro per i prossimi mesi, compaiono altri obiettivi quali un «Progetto sperimentale» interregionale per un utilizzo degli immobili e dei beni confiscati alla mafia finalizzato a programmi di solidarietà sociale e per l’inserimento lavorativo di persone prive di occupazione e quello dell’avvio di una Scuola Meridionale di formazione per la Pubblica Amministrazione con una «specializzazione» sul tema della trasparenza e della prassi antimafia. Ai lavori, che si sono conclusi in serata, hanno partecipato il presidente della Commissione d’inchiesta e vigilanza sul fenomeno della mafia in Sicilia, Nello Musumeci e i vicepresidenti, Salvatore Cordaro, Fabrizio Ferrandelli e Gianluca Micciché, il presidente della commissione d’inchiesta ‘Anticamorra, per la vigilanza e la difesa contro la criminalità organizzata del Consiglio regionale campano, Gianfranco Valiante, il vicepresidente Angelo Marino e il presidente della Commissione speciale sulle ecomafie e il riutilizzo dei beni confiscati, Antonio Amato e, per l’Assemblea regionale Calabrese, il presidente della Commissione regionale contro la ‘ndrangheta, Salvatore Magarò, gli altri componenti della Commissione, i consiglieri Tilde Minasi, Damiano Guagliardi e Gesuele Vilasi e, in rappresentanza della Presidenza del Consiglio regionale e del Governatore Scopelliti, il vicepresidente dell’Assemblea, Alessandro Nicolò.
Al termine dell’incontro, oltre ad approvare il piano di lavoro, gli Uffici di presidenza delle Commissioni contro le mafie del Sud, hanno deciso di costituire stabilmente il Coordinamento interregionale e di affidarne la responsabilità a Salvatore Magarò. «Un’iniziativa, che non ha precedenti, pienamente riuscita – sottolinea Salvatore Magarò -. L’obiettivo é stato centrato in pieno grazie all’impegno corale e pienamente condiviso, dei colleghi delle altre Regioni e della Commissione che mi onoro di presiedere, che hanno fornito contributi di alto livello politico-culturale e confermato passione e impegno civile. Quella che abbiamo definito la ‘Macroregione della legalita», è nata per volontà di tutti e finalmente si è data certezza e stabilità alla collaborazione concreta delle Assemblee regionali del Sud sulle iniziative per la legalità ed il contrasto alle presenze del crimine organizzato. Il prossimo appuntamento, é stato già deciso, sarà a Palermo alla ripresa dopo la pausa estiva». (AGI)
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