Lo slogan è “No drugs”, stop alle droghe. E l’obiettivo è migliorare le “attività di contrasto alla criminalità transfrontaliera legata al traffico di stupefacenti”. Ifo l’acronimo, che sta per Illegal flow observation. È il progetto promosso dalla fondazione Rocco Chinnici assieme alle università di Palermo e Salamanca, il più antico ateneo di Spagna. Il progetto ha preso il via questo fine settimana nell’aula Chiazzese della facoltà di giurisprudenza dell’università di Palermo, in via Maqueda 172.
Consiste in nove moduli di formazione specialistica con varie sessioni. A dare il via il professor Antonio La Spina, ordinario alla Luiss (Roma) e coordinatore scientifico. Al corso prenderanno parte esponenti delle forze dell’ordine, investigatori e rappresentanti di Ong e associazioni europee istituzionalmente impegnati nella lotta al narcotraffico. Le attività corsuali proseguiranno tra Italia e Spagna per un totale di 40 ore ma non saranno solo lezioni in aula. È prevista infatti, informa Giovanni Chinnici, coordinatore del comitato di studi della fondazione intitolata al padre, una “piattaforma e-learning che permetterà ai membri delle forze dell’ordine di tutta l’Unione europea di accedere ai contenuti proposti da alcuni tra i migliori esperti di narcomafie. La nostra – sottolinea Chinnici – vuole essere l’antimafia della formazione”.
In dettaglio, Ifo studierà gli aspetti tecnici e giuridici del traffico internazionale di stupefacenti, quelli relativi alla sicurezza urbana, alle tecniche innovative d’investigazione, all’ingegneria finanziaria legata al riciclaggio di capitali sporchi. Ancora, il tema dei collaboratori, quello della validità delle prove e della cooperazione tra forze di polizia e magistratura dei diversi paesi dell’Unione. E le principali organizzazioni criminali impegnate nel traffico internazionale di stupefacenti.
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