Il quadro descritto della XVII edizione di Ecostistema Urbano, l’annuale ricerca di Legambiente ed ambiente Italia sullo stato di salute dei capoluoghi siciliani, ci presenta una situazione siciliana sostanzialmente immobile, in classifica, rispetto allo scorso anno. “Dal rapporto Ecosistema Urbano si evince che i casi più emblematici – dichiara Mimmo Fontana, presidente di Legambiente Sicilia – sono quelli di Palermo e Catania, che ha mantenuto il primato negativo: ultima in classifica. Il capoluogo siciliano ha perso ben 11 posizioni, a dimostrazione del totale fallimento delle politiche ambientali dell’amministrazione Cammarata. Dati, quelli relativi al 2009 che stridono fortemente con quelli che si stanno già raccogliendo per il 2010, con l’avvio della raccolta differenziata da parte della commissariata Amia (progetto finanziato dal Ministero dellìAmbiente) in alcuni quartieri del capoluogo, che dimostrano che i cittadini palermitani hanno risposto positivamente e che la differenziata si può, e si deve fare, in tutta la città. A fronte del disastro di Palermo e Catania, altre realtà stanno cercando di migliorare la vivibilità urbana La città che ha fatto il balzo in avanti più significativo è Ragusa, prima delle siciliane al 72° posto, dove l’amministrazione comunale ha davvero messo in atto politiche di sostenibilità ambientale e dato una scossa in positivo alla raccolta differenziata. Da sottolineare anche i passi in avanti fatti da Caltanissetta ( +8); da Agrigento ( + 4) ed Enna ( + 5). Ma, nonostante questi avanzamenti tutte le città siciliane restano, comunque, in zona di bassa classifica, a dimostrazione del fatto che occorre un maggiore impegno da parte delle amministrazioni locali”.
Scopri di più da Nino Amadore
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