Domani a Palermo in Via Alfieri alle 10, il Comitato Addiopizzo e l’associazione antiracket Libero Futuro invitano a portare un fiore per commemorare un uomo libero di nome e di fatto: Libero Grassi, “imprenditore, uomo coraggioso, ucciso dalla mafia, dall’omertà dell’associazione degli industriali, dall’indifferenza dei partiti e dall’assenza dello Stato” il 29 Agosto 1991.
Anche quest’anno la cerimonia sarà diversa e meno rituale del solito. A fianco di Addiopizzo e Libero Futuro saranno infatti presenti numerosi imprenditori e commercianti che hanno finalmente rotto il muro dell’omertà denunciando gli estorsori.
Invitiamo la città e tutti gli operatori economici onesti a stringersi intorno ai loro coraggiosi colleghi, per onorare la memoria di Libero Grassi e per dare una risposta ferma a coloro che in queste ultime settimane hanno inviato messaggi di morte sia a uomini delle istituzioni che a semplici testimoni.
Oggi più che mai è necessario rispedire al mittente le minacce e dimostrare che non siamo disposti a piegarci al sistema di potere mafioso.
Quest’anno vogliamo ricordare Libero rifacendoci alle parole di un suo ultimo intervento pubblico: “la formazione del consenso è la prima arma della mafia. La prima cosa che controlla la mafia è il voto. Ad una cattiva raccolta di voti corrisponde una cattiva democrazia. Se i politici hanno un cattivo consenso faranno allora delle cattive leggi….”
La rilettura di quanto affermò Libero Grassi appare, dopo quasi vent’anni, ed in particolare in Sicilia, quanto mai attuale.
Proprio per tale ragione le Associazioni Addiopizzo e Libero Futuro hanno maturato la convinzione che occorre prendere posizione rispetto al fenomeno, ancora oggi molto diffuso, del cosiddetto voto di scambio di matrice mafioso.
Da settembre le due organizzazioni, a difesa del principio costituzionale della libertà del voto e contro ogni forma di condizionamento politico-mafioso, si costituiranno parte civile in tutti i procedimenti giudiziari in cui saranno imputati soggetti accusati del reato di voto di scambio mafioso.
Si tratta di una scelta per dare continuità alle parole di Libero e per contribuire a mettere in discussione un sistema, quello del voto di scambio, che incide sulle libertà fondamentali di ciascun cittadino.
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