Settembre 19, 2024

E’ il primo settembre 2007 un gruppo di imprenditori siciliani si riunisce a Caltanissetta su invito di Ivan Lo Bello, presidente di Confindustria Sicilia. Da Palermo a Catania, la mafia ha colpito negozi e cantieri, tutte spie inequivocabili del racket.Ogni anno 160 mila imprenditori sono vittime del racket delle estorsioni. Molti sono siciliani. Dopo decenni di silenzio alcuni hanno deciso di dire basta. Chi sono? Perché hanno fatto questa scelta? La loro storia è il racconto di una ribellione a un ricatto secolare. Li raccontano Serena Uccello e Nino Amadore giornalisti e esperti in economia criminale de Il Sole 24 Ore nel libro: “L’isola civile. Le aziende siciliane contro la mafia” (ed. Einaudi 2009). I loro racconti saranno presentati a Niscemi il prossimo venerdì 9 ottobre ore 18,00 presso la biblioteca comunale di Niscemi, in occasione dell’iniziativa Incontra l’Autore promossa dall’assessore alla cultura e legalità Nunzio Pardo. In occasione della presentazione si svolgerà la Tavola Rotonda su Racket e Antiracket a Niscemi alla quale interverranno oltre agli autori; Anna Canepa (Magistrato Direzione Nazionale Antimafia); Pier Paolo Romani (Coordinatore Nazionale di Avviso Pubblico); Giovanni Crescente (Direttore Confindustria Caltanissetta). A introdurre i lavori saranno: il sindaco Giovanni Di Martino; l’assessore alla cultura e legalità Nunzio Pardo; il presidente del consiglio comunale Francesco Alesci; modera Laura Galesi (giornalista). “La scelta di questa pubblicazione-dice Pardo- non è casuale, particolarmente in questo momento storico per la nostra città. L’esempio degli imprenditori che da Caltanissetta hanno avviato un importante percorso di legalità ha segnato un passaggio nella lotta al racket. La nostra amministrazione, da due anni a questa parte, ha avviato importanti atti per invertire i fenomeni legati al racket: abbiamo varato, su proposta del sindaco, il Pacchetto Antiracket che, tra le altre cose, prevede l’esenzione dei tributi locali per tutti gli imprenditori che decidono di denunciare; costituito parte civile nei processi di mafia; promosso la nascita dell’Osservatorio Antimafia; posto le basi per la costituzione di un’associazione antiracket”.[ad#co-9]


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