La Sicilia è la prima regione in Italia per numero di reati collegati alla corruzione. Il dato emerge dal primo rapporto al Parlamento del Servizio anticorruzione e trasparenza (SaeT) del ministero della Funzione pubblica. Il periodo preso in esame dal SaeT del ministero va dal 2004 al 2008: in totale cinque anni in cui sono stati presi in esame i reati sulla base delle informazioni contenute nel sistema Sdi, sistema di indagine del ministero dell’Interno entrato a regime nel 2004, ed è alimentato da tutte le denunce presentate a tutti gli uffici di polizia giudiziaria. Secondo questa banca dati in Sicilia nel periodo ion esame sono stati totalizzati 2.486 reati collegati alla corruzione, il 13% dei 19.019 reati registrati in tutto il Paese. Al secondo posto la Campania con 2.1790 reati, l’11,46% del totale nazionale. Al terzo posto la Puglia con 1.795 reati registrati denunciati. Mentre al quarto posto si piazza la Lombardia con 1.786 reati denunciati e al quinto posto la Calabria con 1.557 reati denunciati. Al sesto posto il Lazio (1.269 reati denunciati) e al settimo posto ilo Piemonte con 1.263 reati denunciati. Secondo i funzionari del Servizio anticorruzione l’analisi dei dati dà alcune conferme e riserva numerose sorprese. Le conferme: «la Calabria e la Puglia sono le regioni con un tasso di denunce di reati collegati alla corruzione ogni 1.000 dipendenti superiore alla media nazionale (rispettivamente 11,19 e 7,69)
o la Liguria e la Sardegna – che fanno registrare il minor valore assoluto – si confermano come regioni con un tasso di denunce
di reati collegati alla corruzione ogni 1.000 dipendenti inferiore alla media nazionale (rispettivamente 3,57 e 4,00)”.
Le sorprese: “Il Trentino Alto Adige, la Valle d’Aosta ed il Molise – che fanno registrare il minor valore assoluto – sono invece tra le regioni con il più elevato tasso di denunce di reati collegati alla corruzione ogni 1.000 dipendenti. Il Trentino Alto Adige fa registrare addirittura 28,78 denunce ogni 1000 abitanti, il quadruplo della media nazionale. La Lombardia – che fa registrare uno tra i maggiori valori assoluti – è invece una delle regioni con il minor tasso di denunce di reati collegati alla corruzione ogni 1.000 dipendenti
(4,25). o La Sicilia e la Campania – che fanno registrare tra i maggiori valori assoluti – sono invece regioni con un tasso di denunce di reati collegati alla corruzione ogni 1.000 dipendenti allineato alla media nazionale (rispettivamente 7,48 e 6,04).
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