di Nino Amadore
Ormai si può tranquillamente parlare di patologia. Una patologia italiana. La corruzione dilaga nel nostro paese e non è solo la relazione della corte dei conti a dirlo. L’analisi storica dei reati fatta da Eurispes su dati del servizio anticorruzione della presidenza del Consiglio rivela una crescita costante dal 2004 al 2008 dei reati tipo corruzione, concussione, abuso d’ufficio, truffa e indebita percezione. Nel periodo considerato i reati di corruzione sono stati in totale 708 di cui 105 in Campania e 111 in Lombardia che è prima in Italia per questo tipo di reato. Per quanto riguarda la concussione i reati consumati nel periodo (2004-2008) sono stati 662: al primo posto sempre la Lombardia con 91 reati consumati seguita da Campania (88) e Sicilia (81). Son o 5.708 i reati di abuso d’ufficio consumati nel periodo 2004-2008: in questo caso al primo posto cè la Sicilia con 878 reati seguita dalla Campania (816) e dalla Calabria (694). Sul fronte delle truffe ai danni della pubblica amministrazione si registra un totale di 6.293 reati: al primo posto ancora una volta la Sicilia con 853 reati seguita dal Veneto (773 reati) e dalla Lombardia (729 reati) . Per quanto concerne l’indebita percezione i reati consumati nel periodo sono 2.744: in questo caso al primo posto c’è la Puglia con 328 reati consumati seguita dalla Sicilia (261 reati consumati) e dal Piemonte (255 reati consumati).
Se si considera l’aggregato dei cinque reati le regioni del Sud balzano invece ai primo posti: prima in Italia è la Sicilia con 2.136 reati consumati, seguita dalla Campania con 1.811, dalla Puglia con 1.566, dalla Lombardia con 1.472 e dalla Calabria con 1.440.
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