E’ in carcere per una condanna a sei anni e sei mesi per concorso esterno in associazione mafiosa dal dicembre dell’anno scorso ma Domenico Miceli continua a essere iscritto all’Albo dell’Ordine dei medici di Agrigento.
Ora il comitato Professionistiliberi di Palermo torna a chiedere perché il medico non è stato sospeso a tempo indeterminato dall’Ordine e si rivolge al ministero della Salute con una domanda provocatoria: «Miceli fa ancora il medico a Rebibbia?». Questa vicenda, si legge in un comunicato del Comitato, «è emblematica dei danni provocati da quegli Ordini professionali che delegano impropriamente la poro funzione di garanti del rispetto delle regole deontologiche alla magistratura. Nel caso di Miceli l’Ordine dei medici di Agrigento non solo si è bloccato per dieci anni in attesa della sentenza definitiva ma ha adottato un provvedimento che è stato impugnato consentendo al recluso di rimanere iscritto all’Albo».
qui il dettaglio della vicenda
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