Avrei voluto raccontarvi tutto ma non è possibile riassumere in poche righe l’intensità di una giornata come il Calabria day cui ho partecipato sabato a Reggio Calabria. Una storia nuova e belle di organizzazione di energie positive, aggregate per ribaltare i luoghi comuni, per dare speranza, per essere modello. Un esempio, come voleva essere secondo la definizione data da Pippo Callipo, grande ispiratore dell’associazione Io Resto in Calabria alla cui guida c’è oggi Anna Laura Orrico circondata da un gruppo di ragazzi entusiasti e positivi. La sala Nicola Calipari all’interno di palazzo Campanella sede del Consiglio regionale calabrese stracolma di giovani e meno giovani è il segnale di una regione (la Calabria) che non vuole essere sottosopra, non vuole essere maneggio dei criminali, feudo della cattiva amministrazione, dominio di boss politici.
E una grande sferzata è arrivata dal sindaco di isola Capo Rizzuto, Carolina Girasole: un intervento intenso e coraggioso da parte di questa donna esile ma forte che ha mostrato i muscoli della coscienza civile e della caparbietà politica di riscossa. “Oggi siamo qui – ha detto il sindaco – anche per scuotere le coscienze dei singoli affinché comprendano che le leggi, le istituzioni da sole non bastano a salvare la nostra Calabria ma serve il contributo di tutti per costruire una nuova società. Oggi siamo qui a sottolineare l’importanza delle storie delle persone semplici che compiono il loro dovere, anche nella solitudine, queste storie devono essere da sprone per i rassegnati che davanti all’illegalità diffusa restano indifferenti. Siamo consapevoli che la società è il prodotto delle persone e delle loro azioni, i cittadini, i loro rappresentanti le loro azioni, le scelte che si compiono ogni giorno anche le più banali, producono cultura e determinano i destini delle società “. Altro che Calabria sottosopra. Il sindaco Girasole, che a Isola Capo Rizzuto i criminali hanno provato a intimidire, sembra guardare negli occhi uno per uno gli oltre 600 presenti nella sala, i 70 partner presenti alla manifestazione. “Per migliorare, progredire e fare avanzare una collettività è necessario analizzare la realtà con estrema verità e chiarezza; è necessario non mentire a se stessi: è questo il migliore regalo da fare oggi alla nostra Calabria – ha detto il sindaco di Isola Capo Rizzuto -. Bisogna essere consapevoli che nella nostra regione anche oggi accanto allo stato esiste uno stato parallelo costituito dalla criminalità organizzata e da una società costituita da lavoratori, professionisti, cittadini, amministratori pubblici e istituzioni religiose non abituati più a compiere fino in fondo il loro dovere. L’antistato fa arretrare la Calabria, per esempio con i diritti negati, come il diritto al lavoro, il diritto alla salute, alla socialità e alla sicurezza. La Calabria arretra anche quando vi è il fenomeno del voto di scambio, del voto controllato, quando la politica si dirige verso la malagestione o peggio quando naviga nel malaffare e nella collusione. E’ dunque necessaria una nuova resistenza, una nuova liberazione per espellere dalla nostra regione tutte quelle forme di malaffare che trattengono e impediscono lo sviluppo”.
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