Autore: Nino Amadore

E’ stato il consigliori della famiglia Lo Piccolo, quella dei boss Salvuccio (il padre), Sandro e Calogero. Marcello Trapani, l’avvocato

Dal Sole 24Ore-Sud questa intervista realizzata da Gioia Sgarlata. L’idea del protocollo per la legalità l’ha lanciata ufficialmente qualche settimana

La vicenda umana di un imprenditore assurto a simbolo della ribellione contro il sopruso delle estorsioni si intreccia con le

Centinaia di palloncini si solleveranno portando in volo, virtualmente, l’Oreto. L’acqua putrida del fiume di Palermo volerà via, cercando di

“Le indagini sulla ‘ndrangheta sono fondate in massima parte su intercettazioni ambientali, telefoniche e su videoriprese. Attenzione a non spuntare

Era latitante ma era riuscito ugualmente a farsi autenticare un documento negli uffici del Comune di Palermo. Antonino Lo Nigro,

“Bisogna prenderli il più presto possibile, per impedire che attorno alle loro figure si creino il mito, l’aura dell’invincibilità e

I prodotti del generoso lavoro delle cooperative agricole di Libera Terra, che operano sui terreni strappati alle criminalità organizzate, potranno

Quanto costa alla comunità un omicidio di stampo mafioso? Poco più di tre milioni di euro. E una rapina in

Il radiologo ed ex deputato regionale di Forza Italia GiovannI Mercadante sarebbe stato socio di Bernardo Provenzano nell’Istituto meridionale Angio-Tac

Gli imprenditori devono dire no al contatto con la mafia anticipatamente. È importante denunciare se si è scoperti dalle indagini

“La Regione siciliana è disponibile a promuovere delle convenzioni attraverso le quali il gruppo Riela possa offrire i propri servizi,

Mi chiamo Carlo Durante e tramite la mia azienda collaboro con parecchi sviluppatori, e a nostra volta siamo sviluppatori di

“A breve daremo un grosso ‘colpo’ al latitante Matteo Messina Denaro”. Lo dice Giuseppe Linares, capo della squadra mobile di

Sembravano urla alla luna, come un allarme inverosimile e strumentale. E invece di colpo le denunce del sindaco di salemi

E’ “indiscutibile” il collegamento “fattivo e stabile” della cosca mafiosa “facente capo a Giuseppe Salvatore Riina” con la “piu’ ampia