Inserire i beni confiscati alla mafia in un circuito di promozione turistica virtuale. E’ questa l’idea del progetto “Turismo legale”, realizzato dal Consorzio agrigentino per la Legalità e lo Sviluppo e presentato all’Assessorato Regionale Turismo, sport e spettacolo per essere eventualmente ammesso a finanziamento.
[banner]Si tratta in sostanza della possibilità di realizzare dei “Virtual Tours”, elaborazioni grafiche composte da una o più scene panoramiche a 360 gradi degli ambienti interni ed esterni dei beni confiscati, a cui concatenare altre scene ambientali di siti turistici di particolare interesse storico, paesaggistico e culturale. I risvolti sono sia promozionali, dato che questo tour consentirà di far conoscere percorsi e beni normalmente fuori dalle comuni guide turistiche, ma anche sociali, dato che il materiale multimediale renderà fruibili, in un certo senso, questi ambienti al turista in condizioni di disabilità.
“La nostra provincia – spiega il presidente del Consorzio Mariagrazia Brandara – meglio di altre coniuga il binomio bene confiscato – vocazione turistica. Per questo riteniamo che iniziative promozionali innovative di questo tipo possano portare, nel breve e medio periodo, a risultati importanti in termini di rilancio dei territori e soprattutto dei beni sottratti alle mafie, i quali debbono essere trasformati in risorsa sociale, soprattutto in tempi in cui quanto mai necessaria è la creazione di offerte di lavoro”.
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