A Palermo la bottega della legalità in un locale tolto ai mafiosi di Brancaccio

I prodotti del generoso lavoro delle cooperative agricole di Libera Terra, che operano sui terreni strappati alle criminalità organizzate, potranno essere venduti al dettaglio nel capoluogo siciliano in un locale che fino al 1994 apparteneva alla mafia di Brancaccio. L’appello lanciato mesi fa su tutto il territorio nazionale da Libera, per una campagna di raccolta fondi per la ristrutturazione dell’immobile confiscato nel cuore di Palermo, ha dato i suoi frutti: la Bottega dei Sapori e dei Saperi della Legalità di Libera Palermo inaugura la mattina del 12 marzo alle 11:30 in piazza Castelnuovo 13. Sono attesi il presidente di Libera Luigi Ciotti, il Sindaco Diego Cammarata, il Prefetto Giancarlo Trevisone, il questore Alessandro Marangoni, il procuratore capo Francesco Messineo e il vicedirettore di Banca Etica Gabriele Giulietti.
Quello che fino al 1994 era un negozio di abbigliamento maschile, situato nel cuore dello ‘struscio’ e dello shopping palermitano, appartenente ad un boss di Brancaccio, grazie alla legge 109 del 1996 – che consente l’uso sociale dei beni confiscati alla criminalità – adesso diventa un simbolo concreto di riscatto sociale. Un luogo aperto a tutti, dove esercitare la memoria e costruire l’impegno. E da dove lanciare con fragore la partecipazione di Palermo alla 14° Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo di tutte le vittime delle mafie organizzata da Libera il prossimo 21 Marzo a Napoli.[ad#co-11]


Scopri di più da Nino Amadore

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Scopri di più da Nino Amadore

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continua a leggere