Si e’ insediato nei giorni scorsi, nella sede dell’assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identita’ siciliana, a Palermo, il comitato scientifico incaricato dall’assessore Gaetano Armao di studiare la fattibilita’ operativa di un museo sulla criminalita’ organizzata. Una iniziativa di respiro internazionale, preparata dalle universita’ di Palermo, Cattolica di Milano Iulm e fondazione Banco di Sicilia, e raccolta dal Governo italiano che la presentera’ nelle prossime settimane alla Conferenza delle parti alle Nazioni unite di Vienna e che potra’ essere realizzata a Palermo, con la collaborazione di tutte le istituzioni interessate. Fanno parte della commissione, oltre all’assessore Gaetano Armao, Alessandro Maria Cali’, Gesualdo Campo, Salvatore Costantino, padre Nino Fasulo, Francesco Forgione, Francesco La Licata, Manlio Mele, Giovanni Puglisi, Claudio Riolo, Umberto Santino, Ernesto Savona, Vittorio Sgarbi, Pier Luigi Vigna. Il comitato ha il compito di collaborare alle attivita’ che si renderanno necessarie durante la ricognizione storica, la definizione e la fondazione del Museo stesso e di esaminare tutte le questioni operative connesse con la scelta del sito e l’avvio del progetto architettonico. “La prima riunione del comitato – dice l’assessore Armao – si tiene in una data simbolica come il 3 settembre, anniversario dell’eccidio del prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa, al cui ricordo rendiamo omaggio. La memoria e’ fondamentale e il museo sara’ un luogo dove i giovani potranno ripercorrere gli anni bui in cui Palermo e’ stata vittima della violenza mafiosa, ma anche il percorso di liberazione di questa terra, attraverso i suoi protagonisti. L’idea del museo della memoria e della legalita’ si connette all’iniziativa dell’Onu attraverso le celebrazioni dei 10 anni della Convenzione di Palermo sul crimine organizzato”. L’iniziativa della Regione, infatti, nasce in parallelo con quella dell’Onu che in ottobre riunira’ a Vienna i rappresentanti dei paesi firmatari della Convenzione di Palermo sul crimine organizzato e transnazionale, e dove il ministro italiano della Giustizia, Angelino Alfano, presentera’ il progetto di un museo mondiale sul crimine organizzato che si dovrebbe chiamare Womm, World organized crime memorial museum. “Palermo – ha spiegato Ernesto Savona, membro del comitato e ispiratore del progetto del Womm – sara’ la sede naturale per questo museo. A questa citta’ tutto il mondo guardera’ per conoscere tutto quello che e’ stato fatto contro il crimine organizzato, per celebrare la memoria dei martiri e per trasmetterne la storia alle giovani generazioni”. La prossima riunione del comitato e’ stata fissata per il prossimo 27 settembre alle 11, a Palermo, per definire, di concerto con il comune di Palermo, le modalita’ e le caratteristiche per l’individuazione dell’area dove sorgera’ il museo, ma anche i passaggi amministrativi e giuridici necessari alla sua istituzione. “Questo museo – ha detto Armao – anche attraverso le sue caratteristiche architettoniche dovra’ dare simbolicamente la percezione di un luogo di rottura con un cammino che sembrava un tunnel interminabile e che invece e’ diventato un percorso di luce verso la liberazione dalla mafia, grazie al sacrificio e al coraggio . Sara’ un museo dinamico, che non raccontera’ la storia del crimine organizzato soltanto attraverso reperti, ma fara’ rivivere le sensazioni e le emozioni legate ai momenti di dolore ma anche a quelli di orgoglio per le iniziative popolari come il popolo delle lenzuola o il movimento di Addio Pizzo che, insieme agli sforzi di magistratura e forze dell’ordine, hanno contribuito alla lotta contro la mafia”.
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