I gelati ”della legalità” prodotti da una nota gelateria barese sotto sequestro giudiziario perché gestita dalla criminalità, sono stati offerti questa mattina ai giudici della sezione per le Misure di Prevenzione del Tribunale di Bari. Sono gli stessi magistrati che nel marzo 2012 hanno emesso il provvedimento di sequestro dei negozi della gelateria ‘Gasperini’ perché gestiti, secondo la Dda, da un affiliato al clan Parisi. Dopo il sequestro, le gelaterie sono gestite dallo stesso Tribunale che ha provveduto a regolarizzare i contratti dei dipendenti e sta portando avanti il procedimento per la confisca di quei beni.
Dopo più di un anno di amministrazione giudiziaria, le gelaterie Gasperini di Bari, continuano a vivere vendendo quelli che sono stati ribattezzati i ”gelati della legalità”. Questa mattina alcuni dipendenti sono arrivati negli uffici di via Nazariantz del Tribunale con un carretto pieno di gelati, che hanno offerto ai giudici delle Terza Sezione.
I beni, per un totale di 10 milioni di euro, sono stati sequestrati dai carabinieri al 57enne barese sorvegliato speciale Biagio Cassano, indagato per i reati di associazione mafiosa e traffico illecito di droga. Oltre alle tre gelaterie baresi, tra i beni figurano un appartamento, un locale commerciale, autovetture di media e grossa cilindrata, moto, conti correnti bancari, una braceria sul Lungomare di Mola.
Dopo il sequestro, stando alle indagini della Dda, Biagio Cassano e suo figlio Salvatore, avrebbero continuato a taglieggiare i dipendenti delle gelaterie e nel maggio scorso sono stati condannati. In particolare, per 4 mesi, avrebbero preteso dai dipendenti somme di denaro pari alla differenza tra l’attuale retribuzione, corrispondente alle effettive ore di lavoro svolte, e quella precedentemente pattuita, inferiore di circa 300 euro al mese.
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