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Posts published in Novembre 2013

Agromafie, “indaga” la commissione Agricoltura del Senato

Collaborare con la commissione Agricoltura del Senato per individuare soluzioni e presentare proposte da avanzare al Governo e al Parlamento sulla delicata questione dell’agroalimentare italiano. È questo l’invito che il Presidente Roberto Formigoni ha rivolto al Presidente dell’Eurispes, Gian Maria Fara, al termine dell’audizione che si è svolta mercoledì scorso nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle frodi nel settore alimentare.
L’audizione di Fara è stata incentrata sul secondo rapporto Agromafie, realizzato grazie alla collaborazione con la Coldiretti e le Forze dell’Ordine, e su ciò che sta accadendo attorno al comparto agroalimentare italiano la cui straordinaria tradizione è sempre più messa a rischio dalle organizzazioni criminali capaci di intercettare e di approfittare, soprattutto in questo lungo periodo di crisi economica, di quei vuoti nella legislazione nazionale ed europea che indeboliscono il comparto.

Aziende confiscate alla mafia, la Cgil lancia l’allarme: in Sicilia a rischio 1500 posti di lavoro

PALERMO – E’ stato definito il primo sciopero dei dipendenti di aziende confiscate alla mafia. In verità se non di un vero e proprio sciopero si tratta è una protesta che con un sit-in davanti alla prefettura di Palermo (secondo il sindacato vi hanno partecipato circa 200 persone) è destinata a lasciare il segno. Perché la protesta di ieri, organizzata dalla Fillea-Cgil, dimostra che in questo ambito è stato ormai superato ogni limite. In questo caso sono state coinvolte solo le imprese del settore edile (molte del settore del calcestruzzo, ma anche aziende di costruzione, movimento terra) in cui i posti di lavoro a rischio solo in Sicilia, secondo stime del sindacato, sono almeno 800 ma la situazione è critica anche in altri settori come quello del commercio.

‘ndrangheta, colpita la zona grigia: 47 tra professionisti e imprenditori arrestati

REGGIO CALABRIA – Una cabina di regia composta da imprenditori compiacenti e boss della ‘ndrangheta governava il mercato dell’edilizia a Reggio Calabria. È stata chiamata in codice «Araba Fenice» l’operazione eseguita dalla Guardia di Finanza su mandato della Dda di Reggio Calabria contro 47 persone, tra cui noti professionisti e imprenditori arrestati perché accusati di collegamenti con la mafia, che svelato lo scenario in cui le principali cosche operanti nella città calabrese dello Stretto disegnavano strategie criminali ed affari illeciti. Gli inquirenti hanno contestualmente sequestrato 14 società e beni per un valore di circa 90 milioni di euro. Denunciate complessivamente 64 persone. All’alba i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria e del Gruppo Investigativo Criminalità Organizzata, con l’ausilio di uomini dello Scico di Roma, hanno eseguito gli arresti su tutto il territorio nazionale. Altre 17 persone sono state denunciate a piede libero.