C’è un nuovo scenario per la strage di Capaci che attualmente è al vaglio degli inquirenti. E’ uno scenario all’insegna delle ”false bandiere” – cioè…
Posts published in Novembre 2013
Si chiama la Casa del giornalista e aprirà in un basso confiscato al potente clan Mariano dei Quartieri spagnoli: appuntamento venerdì 29 novembre. A due…
A distanza di qualche settimana, si è verificato oggi l’ennesimo atto intimidatorio indirizzato alla famiglia di Vincenzo Liarda e recapitato alla moglie, residente nel Comune…
Per il momento ci sono solo le mappe. Ma già la rappresentazione geografica dà l’idea di quanto vasta e forte sia la presenza delle mafie…
Antiracket, appello della Fai agli imprenditori calabresi: fare la propria parte prima che sia tardi
Si è tenuta oggi, presso il Tribunale di Catanzaro, l’udienza preliminare del processo scaturito dall’Operazione Magnete che vede alla sbarra buona parte del clan Cicero-Perna per aver imposto una capillare pressione estorsiva a commercianti ed imprenditori di Cosenza.
Tra voglia di capitalizzare e difesa del presidio di legalità, sul tema della vendita sul mercato dei beni sottratti ai boss si consuma lo scontro tra l’Agenzia nazionale…
E’ un fenomeno preoccupante che sta raggiungendo in provincia di Ragusa livelli insopportabili. Vittime soprattutto gli imprenditori in difficoltà economiche che, spesso, si ritrovano con…
Il depistaggio sarà reato, punito con il carcere fino a 10 anni. In commissione Giustizia di Montecitorio è iniziato l’iter della proposta presentata dal deputato Pd e presidente dell’Associazione vittime della strage di Bologna, Paolo Bolognesi.
(ANSA) – ROMA – Non limita il diritto all’istruzione, all’informazione e al reinserimento sociale la circolare dell’Amministrazione penitenziaria che vieta ai detenuti mafiosi al 41bis…
Collaborare con la commissione Agricoltura del Senato per individuare soluzioni e presentare proposte da avanzare al Governo e al Parlamento sulla delicata questione dell’agroalimentare italiano. È questo l’invito che il Presidente Roberto Formigoni ha rivolto al Presidente dell’Eurispes, Gian Maria Fara, al termine dell’audizione che si è svolta mercoledì scorso nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle frodi nel settore alimentare.
L’audizione di Fara è stata incentrata sul secondo rapporto Agromafie, realizzato grazie alla collaborazione con la Coldiretti e le Forze dell’Ordine, e su ciò che sta accadendo attorno al comparto agroalimentare italiano la cui straordinaria tradizione è sempre più messa a rischio dalle organizzazioni criminali capaci di intercettare e di approfittare, soprattutto in questo lungo periodo di crisi economica, di quei vuoti nella legislazione nazionale ed europea che indeboliscono il comparto.
Si chiama Ifo che sta per Illegal flow observation. Promosso in collaborazione con le università di Palermo e Salamanca
Cifre da capogiro realizzate facendo affari in maniera illegale e ricorrendo a trucchi contabili come quello delle società occultate nelle cosiddette scatole cinesi o ricorrendo…
Questa è una sintesi della conversazione con Giuseppe Pignatone pubblicata nel volume di Limes 10/13 “Il circuito delle mafie”. Esiste la mafia a Roma?La risposta…
PALERMO – E’ stato definito il primo sciopero dei dipendenti di aziende confiscate alla mafia. In verità se non di un vero e proprio sciopero si tratta è una protesta che con un sit-in davanti alla prefettura di Palermo (secondo il sindacato vi hanno partecipato circa 200 persone) è destinata a lasciare il segno. Perché la protesta di ieri, organizzata dalla Fillea-Cgil, dimostra che in questo ambito è stato ormai superato ogni limite. In questo caso sono state coinvolte solo le imprese del settore edile (molte del settore del calcestruzzo, ma anche aziende di costruzione, movimento terra) in cui i posti di lavoro a rischio solo in Sicilia, secondo stime del sindacato, sono almeno 800 ma la situazione è critica anche in altri settori come quello del commercio.
REGGIO CALABRIA – Una cabina di regia composta da imprenditori compiacenti e boss della ‘ndrangheta governava il mercato dell’edilizia a Reggio Calabria. È stata chiamata in codice «Araba Fenice» l’operazione eseguita dalla Guardia di Finanza su mandato della Dda di Reggio Calabria contro 47 persone, tra cui noti professionisti e imprenditori arrestati perché accusati di collegamenti con la mafia, che svelato lo scenario in cui le principali cosche operanti nella città calabrese dello Stretto disegnavano strategie criminali ed affari illeciti. Gli inquirenti hanno contestualmente sequestrato 14 società e beni per un valore di circa 90 milioni di euro. Denunciate complessivamente 64 persone. All’alba i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria e del Gruppo Investigativo Criminalità Organizzata, con l’ausilio di uomini dello Scico di Roma, hanno eseguito gli arresti su tutto il territorio nazionale. Altre 17 persone sono state denunciate a piede libero.