L’Amia, società in amministrazione straordinaria che gestisce il sistema integrato dei rifiuti nella città di Palermo, ha aderito al Protocollo di legalità “Carlo Alberto Dalla Chiesa” coordinato dalla Prefettura di Palermo, con l’obiettivo di alzare un muro contro il rischio di infiltrazioni degli interessi della criminalità organizzata negli appalti, nelle forniture e nell’attività quotidiana dell’azienda.
L’adesione è stata formalizzata ieri a Villa Withaker, nel corso di una riunione del Comitato interforze, alla presenza del prefetto di Palermo, Giuseppe Caruso, dei commissari straordinari di Amia, Sebastiano Sorbello, Giosuè Marino e Paolo Lupi, e dei rappresentanti delle Forze dell’ordine.
L’applicazione del Protocollo di legalità produrrà mirate azioni antimafia attraverso l’intensificazione dei controlli finalizzati a prevenire e reprimere ogni possibile tentativo di infiltrazione della malavita organizzata nella fase di aggiudicazione degli appalti e nello svolgimento delle attività produttive, anche con riferimento all’elenco dei fornitori, sia quelli attuali sia quelli che si sono insinuati al passivo della procedura fallimentare.
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di Antonio Mazzeo
Da oggi volare sulla Sicilia sarà come giocare alla roulette russa. La notte del 16 settembre, nella base aeronavale di Sigonella è atterrato il primo dei 5 velivoli senza pilota UAV “Global Hawk” RQ-4B dell’US Air Force previsti nell’isola nell’ambito di un accordo top secret stipulato tra Italia e Stati Uniti nell’aprile del 2008.
di Nino Amadore
Il linguaggio è quello del racconto, quasi un romanzo. Ma la sostanza, purtroppo, è vera, di vita vissuta. Una vita di giovani, anzi di ragazzi, che ben presto hanno imparato ad ammazzare, a spacciare, a farsi di droga. Adolescenti cresciuti in fretta, con la pistola dentro lo zaino, in mezzo ai libri, perché non si sa mai cosa può accadere. Gli adolescenti sono giovani criminali che sembrano usciti da un film di Quentin Tarantino ma sono i soldati della Stidda, l’organizzazione criminale che alla fine degli anni Ottanta e nei primi anni Novanta, ha insanguinato la piana di Gela nel nisseno e parte delle province di Agrigento e Ragusa, nella guerra dichiarata alla mafia, a Cosa nostra e alle sue regole.
Calano i consumi delle famiglie italiane, cresce la spesa per i giochi. Secondo uno studio Agipronews su dati Istat e Confcommercio, nel 2009 ogni italiano residente ha speso a caccia di fortuna 906 euro, vale a dire il 6% dei consumi generali annui, che ammontano a 15 mila euro netti.
Aumentano le frodi nel settore della Rc auto. Dall’indagine svolta dall’ISVAP sui dati forniti dalle imprese per l’anno 2009 risulta che il numero dei sinistri collegati ad ipotesi di reato è aumentato da quota 76.784 del 2008 a 83.378 nel 2009, con un incremento dell’8,6%.
Il 1° marzo scorso il Consiglio dei ministri annunciava solennemente di avere approvato il testo del disegno di legge governativo per una legge anticorruzione. Doveva essere la risposta della maggioranza alle nuove Tangentopoli (l’ultima, quella intorno alla Protezione civile) esplose nei primi mesi dell’anno un po’ in tutta Italia e ai dati agghiaccianti forniti dalla Banca Mondiale e poi dalla Corte dei Conti, secondo cui le tangenti, con tutto l’indotto, impongono ai cittadini italiani una tassa occulta di 50-60 miliardi di euro all’anno.
Sono ancora aperte le iscrizioni al corso in giornalismo investigativo che si terrà a Palermo a partire dall’autunno nei fine settimana. Il corso, promosso dall’Associazione per il giornalismo investigativo in collaborazione con, l’Ordine dei giornalisti di Sicilia, l’Istituto regionale per il giornalismo, con il Dems dell’Università di Palermo, punta a dare gli elementi per una formazione specifica nel campo del giornalismo di inchiesta fornendo strumenti specifici.
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Un imprenditore in crisi economica, che, per cercare di salvarsi, fa affari con boss della ‘ndrangheta, ‘merita’ le attenuanti generiche perche’ si trova in uno “stato di oggettiva grave difficolta’ economica”.
Il 7 settembre è entrato in vigore il piano straordinario contro le mafie. Confindustria e Rete Imprese Italia (Confcommercio, Confartigianato, CNA, Casartigiani, Confesercenti) sostengono con forza i contenuti e gli obiettivi di questa importante legge e auspicano che le norme in essa contenute possano essere applicate in maniera corretta ed efficace da tutti i soggetti, pubblici e privati, per prevenire e combattere le infiltrazioni mafiose.
C’è una Calabria che vuole cambiare e che non vuole arrendersi,degli onesti e delle persone perbene che non crede all’ineluttabilità del destino, che ha voglia (tanta voglia) di riscatto. E scenderà in piazza il 25 settembre a Reggio Calabria. Sono numerose le associazioni che hanno aderito all’appello lanciato dal Quotidiano della Calabria a sostegno dei magistrati reggini, dopo l’attentato (il secondo) al procuratore generale Di Landro.
Si e’ insediato nei giorni scorsi, nella sede dell’assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identita’ siciliana, a Palermo, il comitato scientifico incaricato dall’assessore Gaetano Armao di studiare la fattibilita’ operativa di un museo sulla criminalita’ organizzata.
di Massimo Brugnone*
Gentile Ministro della Repubblica Italiana, Umberto Bossi, è l’orgoglio quello che mi porta a scriverle. Sono figlio di padre siciliano e madre pugliese, nelle mie vene scorre il sangue di anni ed anni di storia, quella storia che non si può cancellare e non si deve travisare. Sono figlio dei cattolici e dei musulmani, degli arabi, dei normanni, dei greci, dei bizantini, anche se sono nato a Busto Arsizio, in provincia di Varese.
Domani alle ore 21,30, nei locali della Pizzeria Impastato, in contrada Vallecera, sulla Statale, a Cinisi a dieci anni dell’uscita del film “I Cento Passi”, sarà ricordato l’evento dell’importante riconoscimento con il Leone d’Oro al Festival del Cinema di Venezia.
di Nino Amadore
Ivan detto “il lupo” e Vicio detto “il bracco” non hanno bisogno di salutarsi. Basta solo uno sguardo, un segnale, un colpo d’occhio. Si conoscono ormai da oltre dieci anni visto che da oltre dieci anni frequentano ogni giorno il secondo piano dell’ex convento settecentesco di piazza della Vittoria dove si trova la squadra Catturandi della questura di Palermo.
Domani a Palermo in Via Alfieri alle 10, il Comitato Addiopizzo e l’associazione antiracket Libero Futuro invitano a portare un fiore per commemorare un uomo libero di nome e di fatto: Libero Grassi, “imprenditore, uomo coraggioso, ucciso dalla mafia, dall’omertà dell’associazione degli industriali, dall’indifferenza dei partiti e dall’assenza dello Stato” il 29 Agosto 1991.