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Posts published in Novembre 2009

Energia eolica. In Sicilia l’assessore all’Industria chiede più controlli per le autorizzazioni

Un appello alle Prefetture dell’Isola affinchè rilascino informative antimafia su tutte le imprese che presentano alla Regione una richiesta per la realizzazione di nuovi impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili e autorizzazioni per nuove cave, in particolare quelle legate al ciclo edilizio. Lo ha formulato questa mattina l’assessore all’Industria, Marco Venturi, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta nei locali dell’assessorato ed alla quale ha partecipato anche il direttore generale del dipartimento Industria, Nicola Vernuccio.

Il Cnel: grazie alla falsa fatturazione le mani della mafia sui fondi pubblici

Falsa fatturazione; consulenze e  ricerche mai sostenute; triangolazioni commerciali esclusivamente giustificate da disegni di alterazione dei costi reali, gonfiati  grazie al compiacente intervento di imprese intermediarie; alterazioni dei dati contabili finalizzati alla falsa rappresentazione del requisito di novitá dei beni strumentali ricompresi nel progetto agevolato, a fronte di acquisizioni di impianti non nuovi. Sono alcuni dei reati commessi dalla criminalitá per accedere a fondi pubblici destinati alle imprese, contenute nel Rapporto del Cnel. 

Arrestato il boss Domenico Raccuglia, ricercato dal 1996

Il boss Domenico Raccuglia, arrestato dalla squadra mobile di Palermo a Calatafimi (Trapani) è nato il 27 ottobre 1964 ed è ricercato dal 1996 per omicidi, mafia, rapina, estorsione. È stato condannato a tre ergastoli, tra cui quello del piccolo Giuseppe Di Matteo, figlio del pentito Santino, rapito per far ritrattare il padre e poi strangolato e sciolto nell’acido.

Sicilia: circa 900 i residenti in paradisi fiscali

I cittadini siciliani che prediligono i paesi a fiscalità privilegiatala, i cosiddetti paradisi fiscali, sono 897. Al primo posto la provincia di Palermo con 185 soggetti, seguita da Messina con 176 e Catania con 135.
Per quanto riguarda la destinazione prescelta, al primo posto le Bermuda (274), segue l’Uruguay (101) e Lichtenstein (93).

Da Repubblica del 18 ottobre 97: “E PROVENZANO LO ‘SBIRRO’ FECE CATTURARE TOTO’ RIINA”

PALERMO – Alla storia passerà, sempre e comunque, come l’ uomo che ha fatto prendere Totò Riina dopo quasi un quarto di secolo. Come il boss che ha portato i carabinieri fino al rifugio del più imprendibile dei latitanti di mafia. Come quello che ha riconosciuto e indicato ai cacciatori del Ros il volto del capo dei capi di Cosa Nostra siciliana. Sarà sempre così. Sarà sempre così anche se le ombre, i dubbi, i sospetti si intrecciano intorno a quella cattura e al pentito che si è accreditato al mondo intero come colui che ha preparato l’ ultima trappola per lo zio Totò.

Il Sud che resiste, martedì un dibattito a Napoli

di Daniela Catanzaro
Affermare la cultura della legalità per favorire la nascita di un sano tessuto produttivo nel Mezzogiorno e far conoscere le esperienze di tanti imprenditori, siciliani e non, che si sono ribellati al giogo mafioso opponendosi con decisione al racket delle estorsioni. Dalla consapevolezza dell’importanza di questi due imperativi nasce l’idea di un incontro pubblico dal titolo : “Il Sud che resiste e il ruolo delle imprese”, in programma martedì prossimo 10 novembre alle ore 16,00 presso la Cappella Pappagoda dell’Università L’Orientale di Napoli.

La zona grigia, per i professionisti la lotta alla mafia è ancora un optional

di Nino Amadore
A settembre parecchi professionisti, soprattutto dell’area tecnica, sono andati a votare per il rinnovo dei vertici dei rispettivi ordini professionali. E in alcuni casi è stata una battaglia elettorale agguerrita. In Sicilia, dove ti aspetteresti una grande attenzione ai temi della legalità e della lotta alla mafia, la questione dei rapporti tra professionisti e criminalità organizzata è rimasta spesso vincolata a chiacchiere di alcuni circoli ed è entrata tra i punti qualificanti di alcune liste solo in alcuni casi. Alcuni professionisti hanno ritenuto di tacere sul tema anche quando la stampa ha verificato un certo disinteresse nei confronti del tema mafia.

Il Caso Giulio Cavalli minacciato dalle cosche: la mafia toglie la parola a un attore e tutti tacciono

di Alberto Spampinato
direttore di Ossigeno per l’informazione
Com’è che i giornali, tranne rare eccezioni, non parlano di questa storia, dell’attore lodigiano Giulio Cavalli minacciato di morte dalla mafia per aver preso in giro Bernardo Provenzano in alcuni spettacoli in piazza in Sicilia e in Lombardia? Come mai il mondo del teatro non dice una parola su un attore minacciato di morte dalla mafia e da un anno costretto a girare con la scorta armata? Com’é che a Lodi e a Milano, città gelose della propria libertà, i cittadini, i circoli e le istituzioni hanno lasciato correre una cosa così grave? Cosa significa questo silenzio assordante?

Antimafia, nasce Addiopizzo Travel: per valorizzare la Sicilia pulita

Il comitato Addiopizzo, presenta il 5 Novembre alle 10.30 a Kursaal Tonnara- Addiopizzo Travel, un’associazione satellite che propone un prodotto turistico dedito a valorizzare il patrimonio della Sicilia. Il progetto è volto a presentare ai viaggiatori responsabili un itinerario che gli permetta di poter dare un contributo concreto all’economia pulita. Gli ospiti avranno la possibilità di soggiornare e consumare i pasti presso strutture ricettive e ristoranti che non pagano il pizzo, potranno utilizzare i servizi delle aziende della lista Pizzo-free, e avranno la possibilità di visitare le aziende sorte su terreni confiscati ala mafia.